di Luigi Orabona

A tutti i Popoli della Terra

La RAUBSER è una lingua artificiale, cioè che non deriva da nessun'altra lingua esistente. La qual cosa ha permesso d'idearla molto semplice, sia per quanto riguarda la fonetica sia per quanto attiene alla morfologia e alla sintassi; mentre, dal punto di vista dell'espressione, è più ricca e più efficiente di qualunque altra lingua parlata. Essa, perciò, in ogni Stato del mondo, potrebbe essere utilizzata come seconda lingua, cioè come lingua internazionale, senza arrecare alcuna sorta di difficoltà a quella nazionale. In questo modo, tutti i Popoli della Terra ne trarrebbero degli enormi vantaggi. Infatti, senza più dover sottoporsi all'apprendimento scabroso di tantissime lingue, quasi sempre con pronuncia e grammatica da capogiro, facilmente essi riuscirebbero a superare lo scoglio del plurilinguismo che li separa. In più, ci sarebbe il vantaggio di dover imparare una sola lingua, che presenta una pronuncia perfetta e una grammatica tanto semplice quanto efficiente. Quest'ultima enuncia ogni sua regola mai in senso restrittivo, per cui permette a chi la utilizza di applicarla secondo le proprie esigenze, purché in linea con la logica di base.

La RAUBSER non è una lingua statica e consente ogni evoluzione possibile. Inoltre, come ognuno potrà constatare, i suoi vocaboli sono stati studiati con un singolare criterio che, in aggiunta all'economicità di spazio che si ha nella loro scrittura, rende più spedita la loro memorizzazione. Ciò è reso possibile dall'attuazione delle due seguenti strategie: 1) a tutte quelle coppie di vocaboli esprimenti due concetti opposti (la stessa cosa vale per quelli indicanti una maggiore e una minore positività o importanza o priorità) vengono assegnati degli inversi grafici; 2) quei gruppi di vocaboli, che hanno una certa analogia tra di loro, sono stati creati con una logica che ne facilita l'assimilazione.

Ci sono poi molti vocaboli che presentano un determinato valore numerico, ossia quello relativo alla nozione che essi intendono offrirci. Per fare un esempio, il nome di un elemento chimico, oltre al suo simbolo, ci dà anche il suo numero atomico e il suo peso atomico, unitamente all'indicazione della sua analogia con altri elementi e del suo stato di aggregazione. Così ci dice se è un metallo o non lo è, se è di transizione nel primo caso o semiconduttore nel secondo; nello stesso tempo, ci indica se è un solido covalente o molecolare. La stessa cosa vale per i diversi vocaboli delle altre branche del sapere, come la tassonomia animale e quella vegetale, poiché il nome di ogni animale e di ogni vegetale ci permette d'individuarne la famiglia, la classe, il tipo o la divisione di appartenenza.

C'è, infine, l'ideazione di tutta una geografia nuova, nella quale i nomi dei mari, dei fiumi, dei laghi, dei monti, delle isole, delle penisole e degli Stati ci rendono note facilmente la loro posizione sopra la Terra (latitudine e longitudine) e la loro appartenenza ad una parte di essa. Mentre taluni vocaboli ci indicano anche la loro superficie (laghi, mari, isole, ecc.) o la loro lunghezza (fiumi) o la loro altitudine (monti).

La RAUBSER, quindi, può essere paragonata ad un edificio moderno costruito tutto in cemento armato e rispettando i canoni dell'architettura più innovativa, oltre che essere dotato dei migliori ritrovati tecnologici. Soprattutto è fornito di ascensori che conducono in ogni sua parte rapidamente e senza alcun dispendio di energie intellettuali. Per questo motivo, essa si presenta omogenea, semplice, lineare, agevole e di facile accessibilità per tutti.

A questo punto, mi pongo la seguente domanda: La mia Ràubser è da ritenersi un'opera utile all'Umanità, in quanto capace di riportarla effettivamente al suo primordiale monolinguismo? Da parte mia, oso solo affermare: a quanti la studieranno la sentenza!

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