Che cos'è l'amore?

Mi vado spesso chiedendo,
riferendomi ovviamente,
per intenderci meglio,
non all'amore naturale
esistente tra fratelli
o a quello viscerale
che si ha tra madre e figlio;
ma soltanto a quello
che viene ad accendersi
tra persone di sesso opposto,
il quale fino a quel momento
veniva addirittura ignorato.

La mia domanda, dunque,
ha come obiettivo
quell'arcano sentimento
che, a un certo punto
della loro esistenza,
esplode all'improvviso
irresistibile e intenso
fra un uomo e una donna,
che possono essere perfino
estranei l'uno all'altra,
riuscendo a coinvolgerli
in una spirale elettrizzante
di forte e ardente passione,
nonché di attimi d'incanto.

Ecco: è questo l'amore,
al cui significato profondo
intendo dare anch'io
una plausibile risposta
che tutti gli amanti soddisfi
e li metta anche d'accordo
nell'assegnare ad esso
lo stesso intrinseco valore.

A tale scopo, allora
cercherò con mezzi adeguati
di dare la mia interpretazione
a un sentimento del genere,
sperando alla fine di riuscire
a spiegarlo meglio possibile,
mentre cerco di celebrarlo
con gli attributi più appropriati.

L'amore è quel sentimento
appartenente alla specie umana
che risulta il più strano
ma anche il più indescrivibile
perché, dopo che sei diventato
suo beato prigioniero,
non sai in che maniera
è stato in grado di catturarti
e come in seguito riesce
a tenerti soggiogato
con il tuo chiaro consenso
e la tua adulazione,
visto che dentro di te
vai docilmente avvertendo
una voglia pazza e sfrenata
di subire senza condizioni
il suo piacevole dominio.

Facilmente pure diventi
sua preda consenziente
e perciò segui alla lettera
tutti i suoi dettami,
intanto che nel tuo essere
padroneggia e impazza,
nonché fa strage
del tuo cuore impotente;
anzi, sei tu stesso
a implorarlo e a incitarlo
perché i suoi strali
ti risultino più profondi
e ti procurino le ferite
più dolcemente sanguinanti,
quasi tu fossi diventato
un verace masochista.

Ecco il vero amore
di che cosa è capace,
quando una persona
rende la propria schiava:
le fa tutto accettare,
senza alcuna differenza,
tanto il giubilo e la gioia
quanto l'angoscia e il dolore;
essa, da parte sua,
nello stesso istante
accetta volentieri
di gioire e di soffrire,
purché ciò avvenga
nel nome dell'amore!