Chi sei?

Nel silenzio della notte,
mentre spazio cogitabondo
nell'universo dei miei ricordi,
il tuo sommesso respiro
aleggia intorno a me,
a volte tenue e pacato
altre volte forte e ansioso.

Ho la netta sensazione
che un tenero tuo bacio
sfiori prima la mia fronte,
le mie guance e i miei occhi;
poi sensuale si poggia
sulla mia bocca fremente.

Le tue labbra tumescenti,
mia ospite notturna,
sono carnose e vellutate,
sono calde e ardenti,
sono umide e già impazienti
di fondersi con le mie.

Allora non so tirarmi indietro
e assecondo la tua passione,
la quale avidamente
vuole rendersi appagata
dei miei baci infuocati.

Posso sapere chi tu sei,
donna misteriosa e maliarda,
che nel cuore della notte
vieni a insidiarmi il sonno
coi tuoi approcci d'amore,
i quali, da timidi e incerti,
si vanno via via facendo
più spinti e travolgenti?

Io avverto la tua presenza,
ogni qualvolta al mio letto
con passi felpati ti avvicini;
ma di più la intercetto,
mentre con grazia leggiadra
in esso t'infili e lo invadi,
cominciando piano piano
ad estasiarmi nel buio
con le tue infinite effusioni
appositamente procaci.

Quando infine la mia stanza
con la stessa prudenza lasci
con la quale ci sei entrata,
ancora per molto tempo
vi continuo a percepire
l'ambrosia tua divina!