Che dire di te?

Da poco sei tu entrata
a far parte della mia vita
e già in subbuglio
totalmente l'hai messa;
anzi, con prepotenza
dentro vi hai versato
tutto quanto appartiene
all'instabile tua natura:
mi riferisco alle ansie,
ai sospetti e alle gelosie.

Ti mostri ansiosa
di volermi sempre vicino,
temi che un giorno
io ti possa lasciare;
a volte addirittura
sospetti che non ti ami
come il mio cuore
ti va manifestando,
per questo mi appari
terribilmente gelosa.

In me hai suscitato
parecchio trambusto
che il tuo folle amore,
illimitato e possessivo,
va di giorno in giorno
alimentando di più;
né ti dai alcun pensiero
che possa anch'io
aver tanto bisogno
di pace e di serenità.

Ma lo stesso ti considero
mia preziosa compagna,
visto che principalmente
da te mi provengono
quei momenti inesprimibili
di copiosa felicità,
dei quali a un tempo
m'inebrio e mi esalto,
valicando i confini
della pura moderazione.

Infatti, io ti trovo
particolarmente provetta
nel dare fuoco e colorito
alla tua sentita passione,
che ogni volta disinibita
fai da esperta sbizzarrire;
così ecciti a non finire
il mio spirito focoso
e lo inciti senza sosta
a giochi erotici proibiti.

Né io, da parte mia,
mi dimostro da meno,
essendo l'erotismo
la mia grande specialità;
facendo perciò faville
in ogni nostro amplesso,
t'investo con un turbinio
di desiderati estri amorosi
che vengono ad infonderti
il piacere più gradito!