Mesto ricordo di te

Era appena trascorsa
la prima metà di novembre,
il quale fra tutti i mesi
è di certo il più triste,
quando da un cielo
rammaricato e commosso
si staccò di colpo
la tua splendida stella.

Fu proprio in quell'istante
che la mia pallida anima
si vide piombare
nel buio più pesto,
dal momento che lassù
era venuta a mancare
quella che era per essa
una guida fidata.

Era stato un brutto male
a rapirti alla vita,
diagnosticato incurabile
fin dal suo esordio;
così tutto all'improvviso
ti aveva tolta alla vista
del mio gaio spirito
molto innamorato di te.

Si abbuiò subito dopo
l'intera mia esistenza,
quella che tu sola
eri capace di allietare;
ciò fu dovuto al fatto
che il tuo fervido amore
non più vi splendeva
e non più la riscaldava.

Se prima la tua passione
sempre viva e ardente
di continuo m'infondeva
tanta gioia nel cuore,
assai tetro e orribile
vi venne dopo a regnare
l'avvilente squallore
della mia nuova esistenza.

In verità già tribolavi
da diversi atroci mesi,
tenendomi ben celato
quel terribile male
che dentro ogni giorno
ti andava rodendo
e ti stava consumando
poco alla volta.

Eri ricorsa a ogni mezzo
per nascondermi meglio
l’intera tua pena
tremenda e dolorosa,
poiché con altruismo
avevi voluto a ogni costo
che venissi risparmiato
da qualunque sofferenza.

Comunque, mi ero accorto
che erano divenuti più caldi
i numerosi abbracci
che da te ricevevo,
come anche trovavo
gl’infiniti tuoi baci
più veementi e focosi
di quelli di prima.

Volevi in questo modo
far passare inosservato
quel male implacabile
che ti aveva colpita:
risultando esso una tortura
al tuo fragile corpo,
senza la minima pietà
ti andava distruggendo.

Quest'oggi ti prometto
che nella mia mente
bellissimo e intatto
per sempre rimarrà
il tuo caro ricordo;
anzi, ti do la mia parola
che esso vi vivrà
indistruttibile ed eterno,
poiché con ogni mezzo
lotterò che mai venga
ad essere intaccato
dalle insidie del tempo!