Volevo dimenticarti

A un tratto, nei tuoi confronti
avevo perso ogni fiducia
e non nutrivo alcuna stima,
per questo avevo deciso
di farti uscire per sempre
dalla mia vita delusa,
nonostante fossi convinto
che tale mia decisione
vi avrebbe creato
un vuoto incolmabile
e vi avrebbe suscitato
una sofferenza senza pari.

Anzi, un simile proposito
vi avrebbe fatto dilagare
un'accasciante monotonia,
che non avrebbe esitato
a privarmi di ogni serenittà.

Non ti celo che così è stato,
al solo lugubre pensiero
di aver già dato attuazione
al mio insano divisamento,
poiché in me ho cominciato
ad avvertire all'improvviso
un'infinità di sensazioni
terribili e raggelanti.

Neppure i patemi e gli affanni
si sono voluti astenere
dall'abbattersi poco dopo
sul mio io esistenziale,
fino a sconvolgermi totalmente,
come non mi era mai capitato,
quella che pochi istanti prima
poteva essere considerata
una vita serena e beata.

Lo stesso armonioso universo,
davanti agli occhi miei,
è cominciato immantinente
a trasformarsi in un ammasso
informe e catastrofico;
così alla fine ho assistito
alla caduta delle sue stelle
che addosso mi crollavano
apocalittiche e vertiginose,
come se volessero annientarmi
sia nel corpo che nello spirito.

Né ho potuto dispensarmi
dall'orrore che in me avvertivo,
intanto che la mia realtà
sprofondava in un baratro
che arrecava alla mia anima,
ormai depressa e spaurita,
un delirio che si presentava
privo di un roseo futuro!