Era vero amore?

Nei miei confronti all'apparenza
non smettevi di mostrare
un'autentica idolatria:
tanto grande era l'amore
che verso la mia persona
alimentavi e nutrivi;
inoltre, ti sentivi orgogliosa
di gridarlo ai quattro venti.

Anzi, ebbi l'impressione
che io fossi diventato
il tuo respiro vitale
e avessi anche iniziato
ad essere per il tuo cuore
l'unico destinatario
prezioso e insostituibile
della tua passione
traboccante d'amore.

Per questo ogni giorno
mi andavi colmando
d'ogni sorta di carezze;
in più mi prodigavi
senza alcuna parsimonia
speciali cure e attenzioni,
insieme alle tue calde
effusioni amorose.

Sempre mi giungevano esse
con sommo gradimento,
poiché mi estasiavano l'animo
e mi esaltavano lo spirito,
trasformandomi ogni volta
in un uomo da ritenersi
baciato dalla fortuna.

Per ironia della sorte, invece,
è bastato un banale dissapore
per ridurre all'improvviso
in un vero colosso d'argilla
quello che mi era apparso
un amore cieco ed immenso,
incrollabile ed eterno;
per cui, costernato nell'intimo,
mi vado adesso chiedendo
se era vero amore il tuo.

Un roteare di forti dubbi
e d'imperversanti timori
assale allora la mia mente
che ora è assai perplessa;
soprattutto non vuole credere
che sia stata genuina e sincera
la tua strombazzata passione!