All'Amore

Non appena echeggiò argentino
il primo umano vagito
su questa nostra Terra novella,
il tuo leggiadro sorriso, Amore,
magico come un'aurora boreale,
abbagliò gli azzurri firmamenti
perché vi si librassero lievi
le tante sospirose passioni
dei futuri innumerevoli amanti.

Tu fosti intento poi,
con la tua bellezza e la tua grazia,
a lenire le ambasce
di quegli animi angustiati
che al calice della passione amorosa
avidi avevano voluto sorbire
il tuo nettare soave.

Gli spiriti anche accendesti
di focoso ardore,
di folle bramosia dei sensi,
di lascivi desideri incontrollati
che fecero strage di cuori;
nonché decisero di innalzare
un monumento immortale
a quel piacere e a quella gioia
che da te avevano origine beata.

Infine, Amore, ad essere sinceri,
più che il sacro patrio dovere,
fosti tu nel corso dei millenni
ad ispirare quasi sempre,
ai prodi guerrieri e agli eroi,
le mille inenarrabili gesta
che, in un certo senso,
mutarono il corso della storia!