Angelo mio

Passo spesso a riconsiderare
il tuo sguardo di bambina,
quello che per la prima volta
fece nascere in me l'amore
e mi aprì la porta alla speranza.

Ricordo sempre la circostanza
che mi permise di conoscerti,
anche se in verità tra noi due
mai c'è stato scambio di parole,
avendo evitato io ogni contatto.

A volte sono lieto di rievocarla
perché essa mi mette addosso
una dolce agitazione generale,
in virtù della quale ridivento
l'emozionato fanciullo di allora.

È tutto merito tuo, angelo mio,
se in quei momenti rievocativi
mi accendo di gioia sovrumana,
poiché dentro di me il sentimento
viene a prevalere sulla ragione.

Alla fine avverto dentro di me
il cuore, l'animo e lo spirito
in preda a una grande euforia;
essa vi permane, fino a quando
mi resta il ricordo di quel tempo.

Infine un'onda di commozione
inizia ad assalirmi e s'impossessa
di ogni parte del mio corpo,
producendovi così teneramente
il massimo compiacimento.