E sia!

E sia! Se questo è il tuo volere,
senza che per me ci sia scampo,
facciamola allora finita
una buona volta per sempre,
senza rancori e senza rimpianto,
visto che ci penserà il silenzio
ad oscurare la mia pena!

Non ti celo che già presentivo
quanto nella greve aria
si andava da tempo agitando
a danno del mio cuore,
il quale sarebbe stato a breve
colpito a tradimento
dal disprezzo inesorabile
di colei che tanto amavo.

Ma in me, ciò nonostante,
seguitava a prevalere la speranza
che ci avresti ripensato,
tornando così sui tuoi passi
e riallacciando quel rapporto
che si era instaurato
tanto splendido tra entrambi,
da ritenerlo benedetto da Dio.

Invece così non è stato
perché ho scorto il nostro cielo,
che prima era limpido,
offuscarsi improvvisamente
e minacciare folgori e saette,
quasi fosse intenzionato
a ridurre la mia esistenza
in un ammasso di macerie.

Per questo motivo, ho dovuto
rassegnarmi al mio dolore,
che nel mio animo è divenuto
immenso e catastrofico;
anzi, si è messo a martoriarlo
alla guisa di un carnefice,
come se volesse renderlo
la vittima della sua mannaia!