Tu per prima

Ero semplicemente un bambino,
innocente e senza malizia,
per cui ancora m'impaurivano
i terribili orchi presenti
nelle fiabe di mia nonna,
quando rimasi elettrizzato
dal tuo grazioso visino
e di te mi accesi d'amore,
fino a renderti la protagonista
dei miei sogni più belli.

Cominciasti così a rappresentare
per il mio cuore giulivo
l'essere più caro e più prezioso,
talmente importante
da mandarmi subito in festa
tutte le volte che t'incontravo;
anzi, eri un serafino
che mi addolciva l'esistenza,
infondendo nel mio animo
il gaudio più beato.

Divenuto poi adolescente,
non ebbi più l'occasione
d'incontrarti e di gioire;
ma nel mio intimo lo stesso
ti desideravo e ti sognavo,
siccome tu per prima,
dopo essermi apparsa
come una vivida stella,
producesti nel mio cuore
la scintilla dell'amore.