Il mio gioiello

Allora terrò caro il mio gioiello,
lo preserverò dalle intemperie:
tanto dalla veemenza del vento
quanto dalla grandine devastatrice,
come dalla pioggia torrenziale
così dall'inclemenza della bufera.

Non credi che, dentro il mio cuore,
troverà esso il migliore ricetto?
Non pensi che, tra le spire seducenti
della prolifica creatività del mio spirito,
troverà esso quell'estasi inebriante
che gli procurerà la somma delizia?

Io l'avvertirò, sempre e in ogni luogo,
come qualcosa di prezioso e di raro;
gelosamente gli presterò le mie cure,
non gli farò mancare quanto gli occorre
per conservarsi intatto nel tempo,
identico a quando è venuto alla luce.

Sarò lieto di farlo per amor tuo,
perché tu sia la più felice del mondo,
perché tu respiri solo aria di festa
e non vengano a insidiarti il sonno
spettri paurosi e incubi tremendi,
quando la notte tetra ti circonda.

Ma non avertene, se ogni tanto lo userò
per compiacere il mio corpo che desidera
ubbidire soltanto alla procella dei sensi,
i quali vorrebbero scorrazzare lascivi
all'interno delle mura del tuo tempio
senza né freno né moderazione.