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Abbandonato
Mi ha abbandonato la mia Musa,
che si è nascosta all'improvviso
in un luogo inaccessibile;
non so se per farmi dispetto
oppure per altri oscuri motivi
che adesso tutti mi sfuggono.
Intanto però io ne soffro,
mentre dilaga la mia pena
per gli spazi sconfinati
del mio animo angustiato,
che avverte la sua mancanza
come un giorno di tempesta.
Senza di lei, le giornate
trascorrono tristi e uggiose,
velate di mesta malinconia
e confinate in un arido deserto,
dove non smettono di assalirmi
aspre amarezze e rimpianti.
Non riesco a rassegnarmi,
come pure mal sopporto
che lei resti del tutto sorda
ai miei richiami accorati,
poiché in me c'è una gran voglia
di stringerla tra le braccia.
Dove ti sei rifugiata, mia cara,
pur di nasconderti da me,
pur di provocare al mio cuore
uno schianto atroce e mortale,
pur di privare il mio intelletto
della tua fiamma ispiratrice?
Assolutamente tu non puoi
arrecarmi un simile torto,
inaridire la mia ispirazione
e renderla così infeconda,
facendomi sentire nell'intimo
una nullità senza speranze.
Perciò, dolce amore mio,
simile a un sole che squarcia
uno spesso banco di nuvole,
ricompari nella mia vita
e attivami ancora una volta
la passione e la poesia!
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