OLTRE ME STESSO

Non voglio più appartenere
a questo mondo caotico,
a questa giungla d'asfalto
che minaccia la mia libertà,
a questa società che non rinuncia
ad impormi i suoi divieti,
in nome di una strana dignità.

Non desidero più asservirmi
a tante ridicole consuetudini
che ancora spadroneggiano
fra tanta gente ignorante,
essendo essa nata
per essere ghettizzata
nel più ipocrita conformismo.

Non intendo più seguire
modelli di vita che negano
ogni dinamismo e cambiamento,
ma conducono in modo statico
a un'esistenza atrofizzante,
come se l'universo intero
non fosse un continuo divenire.

Ambisco invece senza pregiudizi
a proiettarmi oltre me stesso,
incurante di aridi principi
che sono sull'orlo del collasso;
voglio protendermi orgoglioso
verso una dimensione di vita
basata sul libero arbitrio.

Quando poi sarò riuscito
a fondermi appieno con essa
senza errori di alcun genere,
solo in quel caso la mia vita
potrà ritenersi soddisfatta
perché, guardandomi allo specchio,
potrò dire: "Ecco un vero uomo!"