IMPOTENTE DENTRO

Vago nei ciechi meandri
della mia circonvoluta psiche
che in queste ore si presenta
anche circonfusa di mistero,
obbligando la mia mente
a vivere la sua involuzione
più arida e meno creativa.

In tale squallida essenza,
si rivelano i miei pensieri
informi blocchi di nullità
che ora vanno alla deriva
dietro l'irresistibile spinta
dei travolgenti marosi,
cavalcando un torbido mare.

Invano urlo e mi dispero,
tento di oppormi risoluto
alle sciancanti scudisciate
inflitte alla mia coscienza,
che si riconosce impotente
a fronteggiare validamente
una situazione così nera.

Vedo perfino morto in me
l'antico spirito battagliero,
quello che un tempo era solito
alzare resistenti barricate
contro i soprusi della barbarie
e ingaggiare strenue lotte
avverse all'agguerrita ignavia.