VOGLIA DI NON ESSERE

Quest'oggi ho deciso
di fare il nullafacente,
smettere cioè di essere
perennemente oberato
di lavoro e d'impegni;
voglio sentirmi libero
senza più preoccupazioni,
svincolato perfino
dalla mia reale esistenza.

In verità intendo vivere
totalmente avulso
da qualsiasi sensazione,
ossia immerso nell'essenza
del mio non essere;
anzi, vorrei ritrovarmi
avvinghiato stretto
a ciò che non esiste,
con la voglia di non avvertirmi
attraverso i miei desti sensi.

Per questo mi oppongo
a quanto mi va assalendo
e presenta una propria natura
effettiva e tangibile:
così mi do a rigettarlo
con sforzi immani,
prima di passare ad ignorarlo,
come se esso per me
non fosse mai esistito.

Soltanto alla fine rinuncio
ad essergli ostile,
desiderando non scorgerlo esistente;
ma forse perché, senza accorgermi,
sono a un tratto annegato
nell'oblio di me stesso.