IL SILENZIO

Un silenzio sovrumano
avverto dentro e fuor di me:
mi circonda e m'invade,
mi attraversa e mi culla,
facendomi agognare il riposo.

Io vi nuoto leggero,
partecipe e spensierato;
sulla sua onda impercettibile
mi lascio trasportare
affatto oberato di desideri.

Mi bastano le sensazioni,
che da esso mi provengono
imponderabili e indefinite,
a farmi ritrovare a un tratto
in un'oasi di ascetismo.

Suoni che non si propagano,
ma che restano immoti
nella loro mistica evanescenza,
confondono la mia mente
e inebriano il mio spirito.

Li accompagnano visioni
diafane e inafferrabili,
che gratificano i miei occhi
e fanno loro assaporare
degli attimi ineffabili.

Sotto la gradevole spinta
di quel clima celestiale,
mi lascio annegare compiaciuto
nel vortice rasserenante
di tanta indisturbata quiete.