L'INCUBO

Fu durante la buia notte
che un terrificante incubo
mi fece la sua visita indigesta,
procurandomi all'improvviso
uno spavento da cardiopalmo.

Mi ritrovai tutto solo
sull'aguzza cima di un monte;
mi tenevo avvinto ad essa
per non lasciarmi precipitare
nel vuoto sottostante.

Lassù non ci stava neppure
un metro quadrato di spazio,
che potesse consentirmi
di stare in posizione eretta
ed evitarmi di cadere.

Per il momento riuscivo
a tenere entrambi i miei piedi
sopra uno spuntone,
il quale era diventato
la mia ancora di salvezza.

Ma le stanche mie mani,
a un certo momento,
mi fecero intendere
di non essere più in grado
di reggere il peso del mio corpo.

Perciò ben presto
mi avrebbero costretto
a desistere da ogni sforzo
che mi stava permettendo
di non rovinare nel baratro.

Purtroppo così avvenne,
per cui il mio sogno
terribile e agghiacciante
mi rese infine vittima
di una tremenda oppressione.