VOGLIA DI MAGIA

All'improvviso mi prende
una voglia irresistibile di magia,
poiché mi sento odiare
questo mondo disincantato
che è divenuto un ricettacolo
di vizi e di difetti a non finire.

L'avverto come un'esigenza,
per cui vorrei che qualche fata
operasse per me il miracolo
e mi sottraesse a questa realtà,
dove la bontà e l'amicizia
restano tuttora dei valori irreali.

Se poi costruisse la mia dimora
in una valle verdeggiante e solatia,
nonché circondata da alberi secolari,
ciascuno ben disposto a raccontarmi
la sua storia ricca di eventi interessanti,
le dimostrerei la mia gratitudine.

A patto però che con me ci fosse
anche la donna dei miei sogni,
quella che tanto mi fa impazzire
e per la quale farei i salti mortali,
pur di vederla un giorno
entrare a far parte della mia vita.

Soprattutto avrei voglia di obliare
i clamori assurdi di questa società
che è dedita a rovinarsi l'esistenza;
così avrei a mia disposizione
un angolo dove potermi godere
sia la pace che la serenità.