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RINUNCIA FORZATA
Attimi, che appartengono
al mio animo disorientato,
sfuggono al mio controllo
per darsi a scorribande
nel mio buio subconscio.
Non mi è facile seguirli
nella nuova destinazione,
dove niente si dà per certo
e ogni cosa aspira a restare
nella più assoluta ignoranza.
Comunque, lo stesso ci provo,
a costo di mettere in pericolo
l'essenza del mio essere,
che potrebbe anche non farcela
a ritornare sui propri passi.
Ormai vaneggia la mia esistenza
e non ha più niente da perdere,
dopo che il reale e l'irreale
hanno iniziato ad apparirmi
anelli della medesima catena.
Non riesco a scorgere tra di loro
differenze talmente profonde,
da spingermi a ricredermi
del pensiero predominante
che ho adesso dell'esistenza.
Allora evito di affrontare
i numerosi assillanti problemi,
che giammai potrebbero offrirmi
quella verità che da sempre
mi affanno invano a ricercare.
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