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SPESSO
Spesso ho a che fare
con una realtà dura e amara
che vomita dentro di me
frangenti a non finire;
essi mi mettono in ginocchio
e prostrano il mio animo
fino all'impossibile.
Spesso devo fare i conti
con parenti senza scrupoli
che ignorano paurosamente
il vincolo di parentela,
proponendosi di barattare
l'affetto di un proprio familiare
con denaro o altro compenso.
Spesso ho da ricredermi
sulla fiducia concessa a un amico,
avendolo ritenuto sincero
oltre ogni immaginazione;
invece poi mi ha costretto
con il suo comportamento
a mutare opinione su di lui.
Spesso mi capita di assistere
a fatti ignobili e deprecabili
che mai dovrebbero far parte
di una sana condotta umana,
dal momento che essi la lordano
e turpemente la disonorano
con un obbrobrio disgustoso.
Perciò più non mi ci raccapezzo
in questa società meschina,
siccome essa, a mio parere,
ha perso il senso della misura,
se crede di avere il diritto
di poter agire, infischiandosi
di tutti gli altri suoi simili.
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