DALL'INCONSCIO

L'aria intorno a me è immota,
senza colori e senza frastuoni,
immersa nel suo pallore diafano
per chiara assenza di obiettivi,
poiché essi non vi pullulano più
con la loro abituale fragranza.

Invece il mio clima interiore,
sollecitato da impulsi strani,
si mostra in fermento e s'irradia
nelle regioni del subconscio,
pervenendo ovunque con sprazzi
di nuove ed arcane energie.

Vi avverto l'urlo dell'animo,
che per il momento non so dire
se è un suo atto di protesta
oppure è un modo di manifestare
la propria intima soddisfazione
per un proprio successo ottenuto.

Ma è chiaro che al suo interno
si vanno esprimendo emozioni
che caracollano nell'infinità
di una psiche quasi al collasso,
poiché scorge le sue sensazioni
battere strade dirette all'ignoto.

Soltanto dall'eccitato spirito
mi provengono positivi bagliori
che mi rischiarano il presente
con discrete dosi di ottimismo,
di cui non riuscivo più a trovare
alcuna traccia e nessun ricordo.