3-Rigurgiti del remoto futuro

Dio mio, aiutami tu! Cosa sono questi forti capogiri che mi maltrattano? Un vento rapinoso sembra che mi porti via vertiginosamente e mi trascini verso una nuova realtà. Mi vedo solcare l’immenso firmamento, tra fasce ininterrotte di vaporose nuvole. Inoltre, mi sento di essere al centro di un vuoto che gira e rigira su sé stesso, senza mai interrompersi. Perciò mi vado domandando che cos'è questo fenomeno strano, il quale, dopo avermi aggredito ed essersi impossessato di me, mi attanaglia e non accenna ad abbandonarmi. L’infinito, da parte sua, sembra che voglia sgretolarmi, disfarmi, disintegrarmi, rendermi quasi etereo e privo di consistenza materiale. Oramai, privato del mio corpo e in possesso solo del mio pensiero, io vado compiendo una corsa anelante nell’immenso universo con velocità supersonica. Nel mio volare pazzesco ed irreale, mille suggestioni di vario tipo mi assaltano ed invadono il mio essere, incrementando fortemente in me quella spersonalizzazione, che già si era avviata da tempo. Se la mia sensazione non mi inganna, direi che esse mi vadano rendendo parte intrinseca di questa infinità che mi circonda e mi attraversa in ogni parte, come se il mio corpo avesse smesso per sempre di esistere per loro. Gioconda irrealtà, qualunque sia la tua vera natura, qualunque sia il modo con cui preferisci mostrarti a chi di te fa parte, in questo momento hai la mia totale ammirazione e il mio più completo consenso, perché anche tu diventi una essenza accanto alle altre e abbia i tuoi proseliti al pari di loro. Tu sei il piedistallo, su cui si regge la moltitudine dei pregi e dei difetti dell’umana specie!

Oh, mamma mia! Io precipito tra capitomboli vertiginosi e tra enormi frastuoni, i quali pongono la mia mente in uno stato di stordimento assillante, deprimente e soppressore della coscienza. Oserei quasi pensare che io mi stia schiantando contro la cecità di baratri profondi e mi stia immergendo in un penoso svanire a me stesso. Ma Eva, la mia dolce Eva, dove si è cacciata, per cui non la scorgo più davanti a me? Perfino la mia gioia si è dileguata insieme con lei! In questo istante, mi appaiono numerosi giornali, che si rincorrono come impazziti innanzi ai miei occhi. Posso sapere quali notizie riportano? Le loro prime pagine mostrano, a lettere cubitali, titoli di articoli, che molto sicuramente devono avere una particolare importanza. Perciò voglio scrutarli e leggerli per vedere di cosa essi parlano, essendo desideroso di apprendere le loro ultime novità.


[L’UOMO SI AVVIA A DARE AL SUO PROGRESSO UN’IMPRONTA SEMPRE PIÙ IRRAZIONALE — LE ARMI NUCLEARI RAPPRESENTANO GIÀ UN PERICOLO REALE E INCOMBONO MINACCIOSE SULL’UMANITÀ — CHI DIFENDERÀ L’UOMO DALLE SUE ARMI CHIMICHE E NUCLEARI, LE QUALI, A QUANTO PARE, RAPPRESENTANO GIÀ LA SUA OSSESSIONE? — IL GENERE UMANO SI AUTODISTRUGGERÀ CON IL SUO DISTORTO PROGRESSO? — LA GUERRA, LUNGI DALL’ESSERE SCONGIURATA E SCONFITTA, SI VA RADICANDO IN SEMPRE PIÙ NUMEROSE REGIONI DEL MONDO — LA FOLLIA E L’INGORDIGIA UMANE HANNO ORMAI TRASFORMATO IL NOSTRO PIANETA IN UNA FORNACE D’INARRESTABILI CONFLITTI LOCALI — I POPOLI DELLA TERRA, RITORNATI AD AGGREGARSI IN BLOCCHI IDEOLOGICI, NON PROFESSANO PIÙ NÉ IDEE NÉ DOTTRINE; MA ESALTANO UNICAMENTE LA POTENZA DEVASTANTE E MICIDIALE DELLE LORO ARMI ATOMICHE — TUTTI GLI STATI DEL MONDO VANNO POTENZIANDO I LORO DEPOSITI DI DETERRENTE ATOMICO E SI TENGONO PRONTI A CONTRATTACCARE EVENTUALI LORO AGGRESSORI — OGNI POPOLO NON SA CHE IL PROPRIO VERO NEMICO È NASCOSTO NELL' INGENTE SCORTA DI ARMI NON CONVENZIONALI DA ESSO POSSEDUTE— ORMAI IL QUANTITATIVO DELLE ARMI CHIMICHE E NUCLEARI È TALE CHE, UNA VOLTA FATTO ESPLODERE, NON CI SARANNO NÉ VINTI NÉ VINCITORI, PER CUI OVUNQUE ESSO SEMINERÀ DESOLAZIONE E MORTE — SI PUÒ DIRE CHE LA NOSTRA TERRA SIA DIVENTATA NELL'UNIVERSO UNA MINA VAGANTE, LA QUALE È PRONTA A SALTARE IN ARIA AL MINIMO URTO — I PAESI ARABI SI PREPARANO PER UNA GUERRA SANTA SUICIDA CONTRO TUTTI GL’INFEDELI — L’O.N.U. NON SA PIÙ GARANTIRE UNA STABILITÀ DURATURA ALLA DISTENSIONE E ALLA PACE: LA SUA MISSIONE È FALLITA! — INVANO IL PAPA DI ROMA INVITA TUTTI GLI STATI DEL MONDO A NON INASPRIRE ULTERIORMENTE I LORO GIÀ SPIGOLOSI RAPPORTI — QUASI METÀ DEGLI STATI DELLA TERRA HANNO DECISO DI NON FARE PIÙ PARTE DELL’ORGANISMO MONDIALE O.N.U. — IN MOLTI STATI DEL MONDO, VANNO FERMENTANDO MOVIMENTI ANTIRELIGIOSI — L’UNO DOPO L’ALTRO, A COMINCIARE DAL PAPA DI ROMA, I CAPI DI TUTTE LE CONFESSIONI VANNO DIVENTANDO VITTIME DI ATTENTATI DINAMITARDI, TRA L’ORRORE DEI CREDENTI — L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLE NAZIONI UNITE VIENE DEFINITIVAMENTE SCIOLTA, ESSENDO VENUTA MENO LA SUA RAGION D’ESSERE — CONTINUI ATTENTATI TERRORISTICI D’IGNOTA MATRICE, MIETENDO MIGLIAIA DI VITTIME, VANNO METTENDO A DURA PROVA LE GIÀ DECREPITE DEMOCRAZIE DELLA TERRA — GLI ATTUALI GOVERNI DEMOCRATICI NON RIESCONO PIÙ A FAR FRONTE AL DILAGANTE FENOMENO DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE E ALLE AGGUERRITE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI NAZIONALI, LE QUALI VANNO PRENDENDO FACILE SOPRAVVENTO SULLE FORZE DELL’ORDINE, DOPO AVERE RAFFORZATO LE LORO FILE CON I NUMEROSI MIGRANTI GIUNTI DAL TERZO MONDO — LA GENTE ONESTA È COSTRETTA A PAGARE LE TASSE ALLO STATO E LE TANGENTI ALLE VARIE MAFIE LOCALI — L’INSOFFERENZA DELLE POPOLAZIONI ANGARIATE SI VA SPARGENDO A MACCHIA D’OLIO E ALIMENTA LA RIVOLTA ARMATA — ORMAI FERMENTI DI RIVOLUZIONE ALEGGIANO NELL’ARIA IN OGNI STATO DEL MONDO: OVUNQUE C’È SENTORE DELL’AVVENTO DI REGIMI TOTALITARI – IN MOLTI STATI, GLI ESERCITI, ROVESCIANDO I RISPETTIVI GOVERNI DEMOCRATICI E INSTAURANDO DITTATURE FERREE, INVERTONO IL MORENTE PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI — TUTTI GLI STATI DEL MONDO SI SONO AGGREGATI IN DUE GRANDI BLOCCHI CONTRAPPOSTI: QUELLI BASATI SULLA DEMOCRAZIA, GUIDATI DAGLI U.S.A., E QUELLI BASATI SUL TOTALITARISMO, GUIDATI DALLA RICOSTITUITA U.R.S.S. — FRA LE DUE POTENZE ANTAGONISTE È COMINCIATA LA POLITICA DEI BLOCCHI, CHE DI FATTO HA DATO INIZIO ALLA GUERRA FREDDA TRA GLI STATI AD ESSE AGGREGATI — I RAPPORTI FRA I DUE BLOCCHI VANNO DIVENTANDO SEMPRE PIÙ TESI — LA POLITICA ESPANSIONISTICA DEGLI STATI TOTALITARI RISCHIA DI FAR PRECIPITARE LA SITUAZIONE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO — L’ENNESIMO VERTICE SULLA DIFESA DELLA PACE È FALLITO — LANCIO DI RECIPROCHE ACCUSE E SCHERMAGLIE MILITARI UN PO’ OVUNQUE CONSOLIDANO LA GUERRA DEI NERVI, LA QUALE GIÀ COVA NEL MONDO DA TEMPO— IN PIÙ PARTI DEL GLOBO, LA GUERRA PSICOLOGICA FRA I DUE BLOCCHI VA SFOCIANDO IN CONFLITTI ARMATI — SIAMO A UNA VERA ESCALATION MILITARE E LO SPETTRO DI UNA GUERRA TOTALE INCOMBE SUI POPOLI DELLA TERRA — LE OPERAZIONI BELLICHE DEGLI STATI DITTATORIALI CONTRO QUELLI DEMOCRATICI SONO COMINCIATE, ACCENDENDO LA MICCIA DELLA TERZA GUERRA MONDIALE — GLI ESERCITI DEI DUE BLOCCHI CONTRAPPOSTI, DOPO ESSERE STATI MOBILITATI E SCHIERATI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI, GIÀ SI FRONTEGGIANO ANIMOSAMENTE, INGENERANDO DAPPERTUTTO UN ENORME CAOS E GRANDI DISAGI TRA LE POPOLAZIONI — QUALE SARÀ IL DESTINO DELL’UMANITÀ, ORA CHE LA TOTALITÀ DEI POPOLI DELLA TERRA SONO SUL SENTIERO DI GUERRA, CIOÈ SULLA VIA DELL’AUTODISTRUZIONE? — LE ARMI NUCLEARI E CHIMICHE, COME SI TEMEVA, SONO GIÀ SUBENTRATE A QUELLE CONVENZIONALI E S’IGNORA QUALE STATO ABBIA INIZIATO A USARLE PER PRIMO — ECCOCI SENZA SCAMPO AL PREANNUNCIATO GIUDIZIO UNIVERSALE: LA RAZZA UMANA, PERCIÒ, SI APPRESTA A VIVERE GLI ULTIMI GIORNI DELLA SUA ESISTENZA! — TUTTI GLI STATI DEL MONDO VANNO DIVENTANDO BERSAGLI DI MISSILI CON TESTATE ATOMICHE — ANCHE SULLA NOSTRA ITALIA È PREVISTO NEL PRIMO POMERIGGIO L’ARRIVO DI UN MIGLIAIO DI MISSILI CON TESTATE TERMONUCLEARI MULTIPLE — L’ULTIMO ATTO DI QUESTO ASSURDO E IRRIPETIBILE GENOCIDIO SI È FOLLEMENTE CONSUMATO, PER CUI L’UMANITÀ HA I MINUTI CONTATI, VISTO CHE È ENTRATA NELLA SUA AGONIA!]


Cessata la girandola delle prime pagine degli innumerevoli quotidiani che si sono susseguite con un crescendo di gravità preoccupante, eccomi di nuovo nella fuggente nuvolaglia, quella che il mio corpo va squarciando e trapassando nella sua corsa coatta. Da parte mia, non so come riuscire a frenarmi, come imporre alla mia parte materiale un efficiente alt, al fine di non vederla più darsi al suo folle correre. Nel contempo, la mia psiche è costretta a seguirla al pari di essa, con disperazione e in modo incontrollabile! Perciò ne soffre e si mostra in preda ad una tremenda paura, poiché teme che la ignota meta possa riservare ad essa un tragico destino. Così, per colpa di questa mia corsa irrefrenabile, il timore e l’ansia predominano nel mio io, soggiogandolo nella sua interezza.

Poco dopo, all'improvviso, inizia ad aversi davanti ai miei occhi un ampio diradamento delle nuvole, in mezzo alle quali viene ad aprirsi un immenso varco. Esso ben presto diventa una specie di gigantesca finestra, attraverso cui il mio sguardo inizia a scorgere il nostro pianeta sottostante. Ma non posso fare a meno di provarne sgomento, già alla mia prima occhiata, a causa dell’apocalittica visione che la nostra Terra mi offre con molta crudezza, nonché con un’abbondanza di particolari orrendi e raccapriccianti. Difatti i miei occhi constatano allibiti che l’intera sua superficie non segue più il suo armonico svolgimento naturale, quello che prima la rendeva tanto suggestiva ed attraente. Al contrario, ora essa è alla mercé di una fase esistenziale che si presenta in pieno tumulto catastrofico. In ogni sua parte, pullulano cataclismi di ogni sorta. Essi la devastano, la dissestano, la travolgono e ne deturpano ogni bellezza naturale. Inoltre, vi si scorgono maremoti che coinvolgono intere masse oceaniche, nonché terremoti che imperversano su vastissime aree continentali. Perciò la gente si trova di fronte a perturbazioni atmosferiche di inusitata disastrosità, ad alluvioni della portata di un vero diluvio universale, a vulcani in riattivazione ovunque, i quali vomitano senza sosta enormi quantità di magma incandescente. Oramai tali fenomeni, congiuntamente ad altri di altrettanta drammaticità, si avviano a trasformare il nostro pianeta in un astro senza più né pace né vita, ma esclusivamente prossimo alla sua totale distruzione.

Oh, santo cielo! Che cos’è tutto questo inferno?! Dovunque io indirizzi il mio sguardo, scorgo l’incombente minaccia dell’onnipresente morte. Più non mi appare il beato volto della felicità, per cui vedo svanire i dolci ideali e le gaie speranze; mentre arde, imbestialito e ruggente, il desiderio di sopravvivere e di non morire. In ogni luogo, da parte di tutti, si assiste a un desolato sfuggire alla morte, ad un furioso ricercare ciò che possa proteggerli e renderli inoffensibili; però senza ottenere alcun successo. La gente è tutta riversata nelle strade: accorre in ogni direzione e si precipita in ogni parte. Essa si mostra atterrita: sragiona nelle parole, negli atti, nelle decisioni, nei provvedimenti. In qualunque angolo, la si scorge che impazzisce, implora, stride, prega, bestemmia, scappa, urla, si dimena, cade per terra. Ma poi si rialza, riprende il suo affannoso cammino, si lamenta, dà in escandescenze, si disperde nella sua vertiginosa e caotica corsa. Inoltre, si eccita, fa baruffa, si strappa i capelli, si graffia il volto, si ammucchia, si disgrega, si rimescola, si ridà a quel suo pallore di angoscia e di sofferenza.

Adesso tutti gli abitanti della Terra vivono la loro follia più atroce, più intollerabile, più ossessiva, più inumana. Si direbbe che rinneghino la loro venuta al mondo, detestino la stessa ragione che li fa comprendere e maledicano chi per prima li concepì. Li si vedono percuotersi con grande stizza, tessere frenetici e sguaiati movimenti, agitarsi fino all'esaurimento delle loro forze. Tentano perfino di urtare contro le leggi naturali, le sole destinate a non corrompersi mai e a sfidare perennemente i secoli. Essi, insomma, vivono gli ultimi istanti della loro catastrofe; mentre, ormai tarati fino all’inverosimile, rovinano ineluttabilmente in un marasma, il quale viene a precludere loro ogni possibilità di scampo e ogni filo di speranza.

Ma io di chi sono preda? Avverto intorno a me che l’aria inizia a divenire sempre più pesante, mentre il mio corpo si presenta sudato fradicio; anzi, non riesco neppure ad immaginarmi da dove abbia origine questo caldo bestiale. Esso quasi mi soffoca, pare che attorcigli il mio collo con le spire strozzanti di un intransigente pitone. Invece l’aria è da considerarsi irrespirabile, poiché sta provocando sul mio apparato respiratorio una grave insufficienza, la quale minaccia la mia persona di un imminente collasso cardiocircolatorio. Infine mi sorprendono sensazioni di nausea, di vomito incoercibile, di gelide sospensioni del ritmo vitale, di un immane vuoto universale, di un prossimo mio totale annientamento. Ahi, il mio cuore! Mi sembra che esso stia per arrestarsi, per schiantarsi, per lasciarmi definitivamente! Constato che dei dolori atroci e lancinanti se ne sono impadroniti, per cui ora lo ghermiscono in una morsa spietata. Ma poco dopo un colpo apoplettico finisce per comprimermi quanto appartiene al mio intimo, fino a reprimermi l’io e a lesionarmelo in modo irrimediabile! A causa del qual fatto, divento inesistente ad ogni cosa; soprattutto a me stesso, a ciò che mi circonda e a qualsiasi sentire che fa parte della mia sfera psichica, sia essa reale oppure irreale.

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