IL MARE

Battono i suoi flutti
contro la nuda roccia,
quasi aspergendola
con morbide carezze;
a volte i suoi cavalloni
vengono a sommergerla
con stizza forsennata.

Lievemente crespose
sono le sue onde,
quando il bel tempo
lo culla dolcemente;
diventano esse invece
immense e tempestose,
quando lo aggredisce
il terribile uragano.

Diviene allora il mare
un caos infernale,
mugghiando e ribollendo
di mille forze distruttrici;
contro ogni naviglio
scaglia i suoi marosi,
seminando tra i naviganti
sia sgomento che morte.

Quando invece è placido,
da esso ci viene offerto
uno spettacolo ben diverso:
vi navigano tranquille
infinite imbarcazioni
e vi nuota spensierata
una gran quantità di gente;
tanto sulle sue rive
quanto nelle sue acque,
finalmente essa ritrova
quella gaia serenità
che le aveva portato via
il trambusto cittadino!