ALLA STAZIONE FERROVIARIA

Un pigia pigia di persone,
sovraccariche di sfiancanti valigie,
fanno alla stazione ferroviaria
una processione senza fine;
si scorge gente appena arrivata,
altra che si appresta a partire,
altra intenta a scrutare tra la folla
per scorgervi a ogni costo
il volto dell'atteso parente.

Quando poi dagli altoparlanti
viene annunciato l'arrivo di un treno,
la disponibile schiera dei facchini
si mobilita e si precipita lesta
per cercare di raggiungere
il più velocemente possibile
l'affollata e movimentata banchina
del binario interessato.

Giunti poi in quel luogo,
all'istante si mettono in cerca
di quegli stanchi viaggiatori
che, in cambio d'una lauta mancia,
consentano loro di portare
il loro voluminoso bagaglio.

Invece, a pochi secondi
dalla partenza di un treno,
tra i viaggiatori e i loro parenti
cominciano a intrecciarsi
abbracci commossi e calorosi,
che sono destinati a ripetersi
per un certo numero di volte.

Ma al primo movimento del treno,
cessano le loro trepide effusioni
e seguono ininterrotti
molti frenetici saluti di mani;
continueranno esse ad agitarsi,
almeno fino a quando
l'ultima odiata carrozza
di quell'interminabile mostro d'acciaio
non si sarà interamente dileguata!