AL FIRMAMENTO

Chi più di te, immenso firmamento,
può considerarsi un'opera stupenda,
visto che sei in grado di ospitare
un numero esorbitante di astri,
come le stelle, i pianeti e i satelliti,
i quali non cessano mai
di caracollare nel tuo spazio infinito?

Durante il giorno ci illumini
con la luce sfolgorante del sole,
dal quale proviene anche il calore
che ci riscalda in modo diverso,
cioè secondo il ciclo delle stagioni,
rendendo così possibile la vita
sul nostro splendido pianeta.

Invece di notte ci offri
una visione superba e d'incanto,
grazie al meraviglioso scenario
delle tue scintillanti stelle
e di quello altrettanto mirabile
della tua girovaga luna.

Entrambi i tuoi scenari, come sai,
non hanno mai smesso d'ispirare
uno stuolo di poeti e cantori,
siccome il tuo fascino arcano
continua tuttora a incantarli,
accendendo la loro fantasia.

Ma la tua reale esistenza,
mio seducente firmamento,
sta a testimoniare nel mondo
che soltanto un essere superiore
poteva operare un simile miracolo,
da te egregiamente rappresentato;
in ognuno di noi esso fa nascere
la ferma e ferrea convinzione
che quanto esiste nel creato
può essere solo opera di Dio!