APRILE

Appena aprile è ritornato,
alla gaia spensieratezza
si sono aperte le porte
del cuore di ogni uomo.

Limpido e celestino
è il cielo in questo mese,
che solo di rado viene solcato
da fuggenti nuvole bigie.

Il sole è vivido e radioso;
mentre i suoi caldi sorrisi
fanno, come per prodigio,
schiudere gemme e corolle.

La campagna è verdeggiante,
tutta brulicante d'insetti;
ovunque vi crescono piante
dai fiori olezzanti e multicolori.

Gli uccelli, nidificando felici,
svolazzano sui rami fioriti
ed emettono cori melodiosi
di cinguettii e gorgheggi amorosi.

Il clima è mite e temperato,
per questo sprona la gente
a darsi a gite interessanti
o a salutari passeggiate.

La città, che da poco
ha indossato in ogni strada
il suo abito ridente e pittoresco,
si presenta raggiante di vitalità.

L'aria è fresca e fragrante:
essa ridonda in ogni luogo
di gradevolissimi aromi,
oltre che di effluvi inebrianti.

Invece alcuni stormi di rondini,
sfrecciando in un aureo cielo,
salutano ogni giorno che muore
con i loro stridenti garriti.