L'ACQUAZZONE

È vero che il tempo
con vari fenomeni
lo aveva preannunciato;
ma mai avrei immaginato
che l'acquazzone in arrivo
potesse dare sfogo
a così intensa violenza.

D'improvviso il cielo
dappertutto si è abbuiato
e contro ogni cosa
si è messo a scagliare
la sua ira furibonda;
poi, senza tanti scrupoli,
ha indirizzato ovunque
i suoi tuoni e i suoi lampi.

Così acqua a catinelle
è venuta giù dall'alto,
per cui essa sembrava
un torrente in piena,
mentre si riversava
in grande abbondanza
sul mondo sottostante,
allagando imperterrita
sia strade che cantine
nella tormentata città.

Infine ci sono state
forti raffiche di vento,
che si sono messe a muggire
e a infuriare all'impazzata,
arrecando ingenti danni
alle colture e alle case.

Cessato infine il nubifragio,
ovunque si sono scorti
parecchi alberi divelti
e molti tetti scoperchiati;
ma di più ha sofferto
la gente impaurita,
che si è vista costretta
a vivere i momenti
più brutti della sua vita.

È durato poco tempo
il terribile acquazzone;
quando però è andato via,
aveva un altro nome,
aveva un'altra storia
il devastato quartiere!