FEBBRAIO

È proprio vero che febbraio,
dormendo a lungo certi anni,
non si risveglia per niente
dal suo torpore invernale.

L'orto e il giardino
dormono allora anch'essi
sotto una coltre distesa
di liquescente neve
grinzosa e opalescente;
anzi, desolati conducono
la loro grama esistenza
in un algido squallore.

Al contrario, altri anni
si ridesta prima del tempo
e passa a cospargere
sia l'uno che l'altro
di primaverili tepori.

Cinciallegre e capinere,
attratte da un tiepido sole,
senza indugio vi fanno allora
la loro vispa apparizione,
pregustandosi giulive
l'anticipo abbondante
dell'incipiente primavera.

Da parte sua, una viola,
schiudendosi con timidezza,
delicatamente fa giungere
a esseri e cose circostanti
il suo saluto profumato.