A MIO PADRE

Sì, padre mio carissimo,
anche tu, in modo diverso,
ti sei per noi sacrificato;
anche tu, senza nulla da invidiare
ai sacrifici di nostra madre,
hai senz'altro fatto la tua parte
per cercare di sfamare
la tua numerosa nidiata.

Innumerevoli sono stati
i salti mortali che hai dovuto fare
perché ognuno dei tuoi figli,
dentro il suo piccolo mondo,
non avesse ad avvertire
i disagi e le rinunce
che potevano derivargli
dalle ristrettezze della miseria.

Anche tu, come la mamma,
sei andato incontro sovente
a inquietanti notti insonni;
ma non perché le ansie tremende
ti tenevano allarmato
per la nostra salute minacciata.

Nella tua mente desta,
in quelle cupe ore notturne,
si agitavano e si preoccupavano
i tuoi pensieri meditabondi:
essi miravano unicamente
a non farci mai mancare
l'indispensabile per vivere
e una dose bastevole
di umana dignità!