LE QUATTRO STAGIONI

Sono quattro le stagioni,
ciascuna che fa spicco
di una propria bellezza:
si alternano durante l'anno
per offrire sia agli uomini
che agli esseri animali
uno spettacolo differente
della durata di un trimestre;
esso sfoggia nella natura
le caratteristiche di ognuna,
che si fanno riconoscere
senza la minima difficoltà
dalle persone e dalle bestie.

Giunge prima delle altre
la ridente primavera,
indossando il suo bell'abito
verdeggiante e variopinto;
essa è come un risveglio
per la rinata natura,
rimasta a lungo in balìa
del torpore invernale.

La fiorente stagione
porta gioia e vivacità
al mondo vegetale,
che non è più tiranneggiato
dall'insofferente letargo,
che gli era stato imposto
dall'inclemente inverno.

Segue poi la calda estate,
la più attesa in assoluto,
essendo essa la stagione
che fecondi rende i campi
di messi biondeggianti
e gli alberi fa abbondare
di varia frutta matura.

Ma la gente la desidera
perché, già al suo arrivo,
si può iniziare a sognare
le rilassanti ferie estive
presso il mare o un lago
oppure in zone montane;
la quale altro non aspetta
che far riposare serenamente
le affaticate sue membra,
tenute a lungo impegnate
in diversi lavori spossanti.

L'autunno si presenta
quasi a tutti benaccetto
perché tramuta la campagna
in un luogo dove i colori
si esibiscono con orgoglio
tra mille gaie tonalità;
ma anche i molteplici frutti,
che ci vengono da esso offerti
squisiti e in abbondanza,
ogni giorno invogliano la gente
a farsene grandi scorpacciate.

Ultimo ad arrivare è l'inverno,
che è amato per un verso
e malaccetto per un altro,
siccome risulta portatore
tanto delle feste migliori
quanto del freddo più rigido;
fanno tantissimo sognare
sia il Natale che la Befana,
insieme all'allegro Carnevale;
da parte loro, i fiocchi di neve,
volteggiando nel tersa aria
con danze soffuse di magia,
risultano l'attrattiva principale
delle migliaia di bimbi festanti.

Si manifesta invece penoso
ogni angolo della natura,
mentre sprofonda impotente
in un letargo che la priva
della sua gioiosa vitalità;
ma soprattutto ci rattrista
la sofferenza di molti animali,
che possono ben poco sperare
da una stagione assai avara!