I GIORNI DELLA SETTIMANA

Apre la settimana
il non gradito lunedì,
che riporta lo studente
all'interrotto suo studio;
ma anche con gli altri
si comporta lo stesso,
riconducendoli tutti
al consueto lavoro.

Esso sempre si rifiuta
di accogliere le richieste
di chiunque le faccia,
anche quando egli
pietosamente lo supplica
di permettergli di riposarsi
ancora qualche giorno.

Non del tutto malvisto
si presenta martedì,
siccome la gente
ha ormai superato
il duro e sgradevole
impatto iniziale,
dopo che il lunedì
l'ha vista riprendere
le sue riposte attività
fisiche o intellettuali,
pur storcendo la bocca
e battendo i piedi.

Quanto alla venuta
del simpatico mercoledì,
possiamo dire che essa
viene meglio accettata,
poiché in talune persone
si sono già dirugginite
le membra rattrappite;
in talaltre invece
il torpore dell'intelletto
un poco alla volta
si è andato interamente
affievolendo e spegnendo,
intanto che al suo posto
è subentrato uno spirito
che è oramai volitivo.

Giovedì, da parte sua,
permette ai lavoratori
di dimenticare in parte
il loro lavoro quotidiano,
mentre agli studenti
fa pesare di meno
le lezioni scolastiche
e il suo studio rigoroso;
ciò, grazie al fatto
che sia il corpo degli uni
che la mente degli altri
sono entrati alla fine
in un oliato ingranaggio,
che li ha resi assuefatti
alle rispettive mansioni
perché adesso essi riescono
a svolgerle facilmente,
senza più avvertirne
alcun tipo di peso.

Solo il benaccetto venerdì
si dà a far sentire
nell'animo dei lavoratori
e in quello degli studenti
le prime avvisaglie di gioia,
la quale inizia finalmente
a serpeggiare in tutti loro;
anzi, alla fine dalla giornata,
si va essa manifestando
con brio ed esultanza
in quanti il giorno dopo
non hanno da lavorare.

Sabato, in senso assoluto,
è il giorno che più degli altri
rasserena e anche allieta
lo spirito di ogni persona,
poiché il sospirato riposo,
che essa meritatamente
potrà godersi il giorno dopo,
la riempie in anticipo
di grande felicità e di brio,
che di fatto puntualmente
avrà modo di sperimentare.

La domenica dovrebbe essere
un giorno assai beato
perché priva ogni persona
della sua quotidiana fatica,
concedendole più tempo
per dedicarsi ai propri cari;
ma coesiste nel suo animo
una punta d'amarezza,
poiché l'indomani essa dovrà
ritornare al suo lavoro.