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IL PRESEPIO
Nei primissimi giorni
del mese di dicembre,
ogni volta puntuale
come un orologio,
si dava nostro padre
ad allestire con impegno
il suo presepio
fantastico e attraente;
allora l'intera famiglia,
in quell'occasione,
si metteva subito
in grande agitazione,
iniziando a vivere
molto tempo prima
il magico e festoso
clima natalizio.
Io e i miei fratelli,
tutti di me più grandi,
mostrando degli sguardi
assai vispi e curiosi,
lo seguivamo in ciò
che lui andava facendo,
senza mai lasciarlo
neppure per un istante;
egli, da parte sua,
giusto per approfittarne,
affidava a ciascuno
un proprio incarico,
noi in questo modo
ci sentivamo tutti
dei suoi collaboratori
davvero indispensabili.
Soltanto verso la fine
la sua opera in miniatura
cominciava a prendere
una forma vivente
e finiva per rivelarsi
superbamente stupenda
nella sua rappresentazione
eccezionale ed irreale.
Oltre a scorrervi sopra
il sinuoso ruscello,
vi si stagliavano innevati
i monti all'orizzonte,
mentre un'illuminazione
artistica e meravigliosa
vi faceva alternare
il giorno e la notte.
Ma erano le sue figurine
a conferirgli a regola d'arte
un aspetto iconografico
incredibilmente reale,
poiché ognuna di esse
svolgeva il suo ruolo,
proprio com'era avvenuto
nella sacra tradizione;
essendo inoltre dipinte
in modo eccellente,
assumevano esse
un fascino misterioso
che fortemente calamitava
la nostra attenzione,
quasi fosse stato il presepio
un vero palcoscenico!
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