AL LAGO

Placido si distende
il lacustre specchio d'acqua
e appare agli occhi miei
come lucida lastra metallica,
in cui viene a riflettersi
l'attiguo paesaggio montano,
il quale immoto si staglia
nel cristallino e azzurro cielo.

Così nelle sue acque
soavi immagini d'incanto
intrecciano scenari
stupendi ed elettrizzanti;
essi carezzano il mio animo
e privano il mio spirito
di ogni profonda ambascia,
che gli era provenuta
dal frenetico ritmo urbano.

I molti giochi di colori
e i tanti riflessi guizzanti
riescono oggi a creare nel lago
un vero fenomeno surreale;
perciò tutto mi appare
ameno e celestiale,
come se stessi ammirando
completamente esterrefatto
un'autentica opera di magia.

A un tratto, sento il cuore
che mi giubila sotto il petto,
mentre i suoi battiti gioiosi
si accompagnano teneramente
agli innumerevoli sospiri
della mia anima compiaciuta.