IL VULCANO

Quando esso dorme
sonni tranquilli,
mostra il vulcano
il suo pennacchio di fumo,
che si leva verso il cielo
volubile e spensierato,
alla cui dolce vista
si tranquillizza la gente
e scaccia da sé
ogni incubo ossessivo.

Ma se la sua attività
entra all'improvviso
in piena fase eruttiva,
allora lo scenario
che viene a mostrarci
non è giustamente
di nostro gradimento,
siccome giustificati
trovano posto in noi
sia allarmi che timori.

Dal suo enorme cratere,
intanto che il fumo
si fa denso e scuro,
cominciano a venir fuori
cenere e lapilli,
che vengono scaraventati
nella plumbea atmosfera
tra fragori ed esplosioni
d'inusitata potenza.

Poco dopo comincia
ad essere vomitato,
in quantità sbalorditiva,
il magma incandescente;
si riversa esso arancione
lungo le sue pendici
e si dà così a bruciare
gli alberi e i cespugli,
che di continuo incontra
sul proprio avanzare.

La lava, venendo giù,
fa agitare quelle persone
che nelle sue vicinanze
hanno la loro abitazione
e che temono sul serio
che possa a momenti bruciare;
infatti, se ciò avvenisse,
manderebbe in fumo
in un solo istante
i loro enormi sacrifici
di tanti anni di duro lavoro.