SONO PARTITI

Sono partiti,
alla chiamata della Patria;
ubbidendo senza esitazione,
si sono essi avviati
verso l'immane macello.

Sono partiti,
per tenere alto il suo onore,
per la sua gloria;
soprattutto perché la storia
dicesse un giorno di loro:
"Ecco i salvatori! Ecco gli eroi!"

Sono partiti,
senza curarsi per nulla
dei pianti dei loro parenti;
né si sono dati la minima pena
perché, secondo loro,
il sacrificarsi valeva la candela.

Ma non più i poveretti
hanno fatto ritorno
alle loro case agognate,
dove li attendevano con ansia
i loro trepidanti parenti;
essi si sono visti troncare
come spighe sotto la falce
in una sporca e umida trincea,
dopo aver patito il freddo e la fame.

Adesso giacciono morti
quasi da tutti ignorati
in remote terre straniere;
invece nella mente afflitta
dei carissimi congiunti
vivo e palpabile
continuerà a essere per sempre
il loro venerato ricordo.

Ecco quale prezzo assurdo
fanno pagare le guerre;
però l'inumano olocausto
di tantissime vittime innocenti
può solo considerarsi il prodotto
di una sadica e cinica follia!