AGOSTO IN CITTÀ

Repentini esodi di gente,
con meta il mare, i laghi e i monti,
hanno reso di colpo spopolate
intere borgate urbane.

Non viene più la città congestionata
nei suoi punti più caldi
dall'intenso traffico cittadino,
che a volte si presentava
in certe strade del centro
caotico e snervante.

Oramai l'umana marea
ha smesso di calpestare i marciapiedi,
mentre si dibatte agitata
nell'affannoso ed estenuante disbrigo
delle sue faccende quotidiane.

Nelle strade e negli stretti vicoli,
solo di rado ci capita d'incontrare
piccole comitive di turisti
che si aggirano sudati e curiosi,
sebbene le abbassate saracinesche
tengano a tutti loro nascoste
le lussuose ed eleganti vetrine
della maggior parte dei negozi.

Un'afa deprimente e soffocante
soggioga quelle persone
che per svariati motivi
hanno dovuto rinunciare
alle loro sospirate ferie;
le costringe perciò ogni momento
a detergersi il sudore
che dalla loro madida fronte
cola fastidioso e abbondante.

Di tanto in tanto, un temporale
si fa vivo furibondo,
minacciando ogni rione
con pioggia, lampi e tuoni;
ma è ignaro il perturbatore
che rappresenta esso per la gente
quanto di meglio auspicato,
visto che il suo arrivo
provvidenzialmente reca
a ogni animo abbattuto
un insperato refrigerio!