di Luigi
Orabona
|
Vocabolario Italiano-Raubserik
AVVERTENZE RIGUARDANTI LA FONETICA E I TEMPI VERBALI
Per quanto riguarda la fonetica, va detto:
Le consonanti B, D, F, L, M, N, P, R, S, T, V, Z si pronunciano come le loro omologhe della Lingua Italiana.
Le consonanti C e G hanno sempre suono dolce, come in cero e gelato, anche se seguite dalle vocali A, O, U.
La consonante K ha il suono duro di C, come in cura; mentre la consonante H ha il suono duro di G, come in gara.
La consonante X ha sempre il suono dolce di SC italiano, come in scena.
La consonante J ha sempre il suono del gruppo consonantico italiano GL, come in gli.
La consonante Q (da sola) ha sempre il suono del gruppo consonantico italiano GN, come in gnomo.
Le vocali A, I, U si pronunciano come le loro omologhe della Lingua Italiana.
La vocale E ha sempre suono aperto, come in festa. Il suo suono chiuso è dato dalla vocale W.
La vocale O ha sempre suono aperto, come in forte. Il suo suono chiuso è dato dalla vocale Y.
Sia le consonanti J e Q che le vocali W e Y sono usate raramente, ma solo nella terminologia scientifica e geografica.
Per la coniugazione dei verbi, vedere Tempi Verbali.
Per quanto riguarda i tempi verbali, va detto:
1) Proam: esso traduce il presente indicativo e il presente congiuntivo italiani, è uguale in tutte le voci e si forma, aggiungendo al tempo cedov (infinito presente) il suffisso am (da proam). Da vuvi (volere) si ricava vuviam. Facendolo poi precedere dai pronomi personali soggetto, abbiamo: ab vuviam=io voglio o voglia; of vuviam=tu vuoi o voglia; ud vuviam=egli vuole o voglia; ecc…
2) Diproam: esso traduce il passato indicativo e il passato congiuntivo. Per ottenerlo, bisogna coniugare al tempo proam l'ausiliare bebi (avere) e aggiungere il verbo principale al tempo xudut, che corrisponde al participio passato italiano ed ha per suffisso la t finale (da xudut). Così abbiamo: io ho voluto=ab bebiam vuvit; io sono stato bravo=ab sesiam sesit mobez.
3) Krues: esso traduce l'imperfetto indicativo e l'imperfetto congiuntivo italiani. Si ottiene, aggiungendo al tempo cedov il suffisso es (da krues). Da rori (dovere) si ricava rories, che si fa precedere dai pronomi personali soggetto. Così abbiamo: apl rories=noi dovevamo o dovessimo; erz rories=voi dovevate o doveste; udr=essi dovevano o dovessero; ecc…
4) Dikrues: traduce l'imperfetto indicativo e il trapassato congiuntivo. Per ottenerlo, bisogna coniugare al tempo krues l'ausiliare bebi (avere) e aggiungere il verbo principale al tempo xudut. Così abbiamo: io ho dovuto=ab bebiam rorit; ella era stata ubbidiente=en sesies sesit prudiz.
5) Sorok: esso traduce il passato remoto italiano e si ottiene, aggiungendo al tempo cedov il suffisso ok (da sorok). Da papi (potere) si ricava papiok, che si fa precedere dai pronomi personali soggetto. Così abbiamo: en papiok=ella potette; end papiok=esse potettero; of papiok=tu potesti; ecc…
6) Redur: esso traduce il futuro semplice italiano. Si ottiene, aggiungendo al tempo cedov il suffisso ur (da redur). Da meti (amare) si ricava metiur, che si fa precedere dai pronomi personali soggetto. Così abbiamo: ab metiur=io amerò; apl metiur=noi ameremo; of metiur=tu amerai; ecc…
7) Trenk: esso traduce il condizionale presente italiano. Si ottiene, aggiungendo al tempo cedov il suffisso nk (da trenk). Da movesi (mangiare) si ricava movesink, che viene fatto precedere dai pronomi personali soggetto. Così abbiamo: ud movesink=egli mangerebbe; end movesink=esse mangerebbero; ab movesink=io mangerei; ecc…
8) Ditrenk: esso traduce il condizionale passato italiano. Per ottenerlo, bisogna coniugare al tempo trenk l'ausiliare bebi (avere) e aggiungere il verbo principale al tempo xudut. Così abbiamo: en bebink movesit=ella avrebbe mangiato; erz bebink movesit=voi avreste mangiato; of bebink movesit=tu avresti mangiato; ecc…
9) Blaust: esso traduce il presente imperativo italiano. Si ottiene, aggiungendo al tempo cedov il suffisso ust (da blaust). Da faputi (rispettare) si ricava faputink, che viene fatto seguire dai pronomi personali soggetto, quando le voci non sono imperative. Così abbiamo: faputiust ab=rispetti io; faputiust=rispetta (tu) (forma imperativa); faputiust ud=rispetti egli; faputiust en=rispetti ella; faputiust apl=rispettiamo noi; faputiusti=rispettate (voi) (forma imperativa); faputiust udr=rispettino essi; faputiust end=rispettino esse.
10) Cedov: esso traduce l'infinito presente italiano e termina sempre con la vocale i, come temi (odiare).
11) Dicedov: esso traduce l'infinito passato italiano. Per la sua formazione, ricorre all'ausiliare bebi (avere) più il verbo principale al tempo xudut. Così, dal verbo dazuoti (consumare), abbiamo: bebi dazuotit=avere consumato.
12 Mervuz: esso traduce il participio presente italiano e si forma, aggiungendo al tempo cedov il suffisso z (da mervuz). Così, dal verbo fosavi (ridere), abbiamo: fosaviz=ridente, che ride o rideva.
13) Xudut: esso traduce il participio passato italiano e si forma, aggiungendo al tempo cedov il suffisso t (da xudut). Così, dal verbo luobi (studiare), abbiamo: luobit=studiato.
14) Retuond: esso traduce il se ipotetico italiano più il tempo verbale che segue, nonché il gerundio presente italiano, tutte le volte che sostituisce una proposizione ipotetica. Si ottiene, aggiungendo al tempo cedov il suffisso ond (da retuond). Così, dal verbo panosi (gridare), abbiamo: panosiond=gridando.
|
|