128-MASSICCIO ESODO DELLE DIVINITÀ POSITIVE DAL REGNO DELLA LUCE
In previsione del grande esodo delle divinità benefiche da Luxan, il quale ci sarebbe stato quanto prima, le sue due divinità eccelse, che erano Kron e Locus, avevano stabilito di radunarle e di fare a tutte loro delle precise avvertenze. Come al solito, era stato il dio del tempo a parlare anche a nome del gemello, che era il dio dello spazio. Il suo discorso era stato il seguente:
"Dee e dèi dell'Empireo, visto che è imminente la vostra partenza per Kosmos, prima che voi intraprendiate il lunghissimo viaggio verso la nuova destinazione, mio fratello ed io ci premuriamo di darvi in questa assemblea alcuni consigli utili. Così, dopo che vi sarete condotti nel Regno della Materia e del Tempo, siamo certi che ne trarrete dei grandi benefici. Infatti, essi hanno lo scopo di mettervi in guardia dalle future insidie delle divinità negative. Pure loro hanno intenzione d'insediarsi nel nuovo regno, per cui si sono già messe in cammino per raggiungerlo prima di voi. Il loro intento è quello di condurvi un'esistenza avente fini abietti. Ma adesso consentiteci di darvi i nostri preziosi consigli.
Fermo restando che ciascuna divinità sarà libera di decidere in merito come meglio crede, noi vi sconsigliamo dal condurvi in Kosmos privi dei vostri dati identificativi, specialmente se si tratta di una divinità minore. Se qualcuno o qualcuna di voi osasse attraversare la Nube Nera, prima di affrontare la realtà cosmica, considereremmo avventata la sua decisione. Nel caso che lo facesse e ci fosse la sua intercettazione casuale da parte di una divinità negativa di grado superiore, per lui o per lei potrebbero esserci dei guai molto seri. In quel caso, nessuna divinità positiva potrebbe accorrere in suo soccorso e dargli manforte, essendo impossibilitata ad avvertire in Kosmos il suo stato di disagio. Perfino mio fratello ed io non potremmo avvistare in esso chi, prima di trasferirvisi, si privasse dei propri dati identificativi, precludendosi il nostro aiuto.
Vogliamo poi invitarvi ad essere molto prudenti, se a vostra insaputa vi capitasse di attraversare lo spazio che si trova all'interno dell'Impero dell'Ottaedro, poiché esso vi si potrebbe rivelare assai pernicioso. In quello spazio tra breve si stabilirà una gran quantità di divinità negative ed opererà il loro Stato Maggiore. Esse disporranno di mostri molto potenti, poiché saranno il risultato degli iperpoteri secondari del loro imperatore Buziur. Per cui nessuna divinità minore o maggiore di Luxan sarà in grado di competere con simili mostri. Il loro potere, in verità, sarà limitato al solo Impero dell'Ottaedro, siccome essi non possono essere manovrati in altra parte di Kosmos senza che ci sia un pilota a guidarli. Quindi, se qualcuno di voi malauguratamente vi dovesse capitare, dovrà evitare di affrontarli e di lottare contro di loro. Invece dovrà affrettarsi ad allontanarsi dal loro raggio d'azione, raggiungendo nel più breve tempo possibile lo spazio esterno all'Impero dell'Ottaedro.
Ci preme anche fare una raccomandazione a quelle divinità che in Kosmos avranno bisogno della venerazione di esseri intelligenti, se vogliono avere accresciuto il loro potere divino. Sappiano esse che più saranno i fedeli devoti a venerarle, più s'incrementerà il loro potere di fare prodigi. Nel contempo, anticipiamo alle stesse divinità che i Materiadi non tarderanno a nascere dalla materia vivente e a popolare Kosmos. Perciò le esortiamo a tenere in futuro una condotta corretta ed ineccepibile nei loro confronti, in cambio della loro sincera venerazione. Solamente così esse riscuoteranno la loro fiducia e faranno sì che il numero dei loro proseliti lieviti a vista d'occhio. La qual cosa, come vi ho detto prima, farà accrescere a dismisura anche il loro prestigio divino nella nuova realtà spazio–temporale, che è quella di Kosmos.
Cogliamo l'occasione per farvi presente che partiranno con voi anche le divinità maggiori Neop, Kavor, Ponkar e Vaulk, che sono i quattro figli della dea Lux. Essi, che costituiranno il vostro Stato Maggiore in Kosmos ed assumeranno il titolo di gerark, saranno i vostri punti di riferimento per ogni parere e per ogni richiesta di aiuto. Gli stessi, una volta nella realtà cosmica, baderanno a cercare i pianeti sui quali dovranno dimorare con i loro familiari. I quattro gerark dovranno scegliere quelli che risulteranno più strategicamente idonei a sostenere un eventuale confronto contro le divinità tenebrunesi. Sarà anche di loro competenza la scelta della distanza che dovrà esserci tra i pianeti che ospiteranno le loro abitazioni. Essa, oltre a coprire il massimo spazio in Kosmos, dovrà permettergli un facile interscambio di vedute e di approcci.
Per ultimo, vi invitiamo ad adoperarvi attivamente, perché i Materiadi siano resi coscienti della vera luce, la quale può provenire esclusivamente da Splendor, e vengano avviati a quei valori positivi che stanno tanto a cuore a lui! Con questo invito finale, mio fratello ed io vi abbiamo detto ogni cosa che dovevate sapere da noi. Ci resta solo da augurare a quanti sono in partenza un ottimo viaggio e una permanenza serena in Kosmos. Esso molto presto riceverà la vostra visita, la quale, come scopo principale, avrà quello di spargervi i semi del bene e della giustizia!"
Terminato il raduno, a cui aveva partecipato l'intera popolazione divina intenzionata a partire e a trasmigrare in Kosmos, le divinità emigranti sollecitamente si erano affrettate a prepararsi per il viaggio. La partenza, da parte di ognuna, era avvenuta non senza aver prima abbracciato e salutato parenti ed amici. Ma in precedenza i divini Kron e Locus avevano già insignito Kavor, il dio dell'astuzia, dell'autorevole titolo di "Primo Gerark". Con esso, lo avevano investito della carica di comandante supremo tanto delle divinità positive in partenza per Kosmos, quanto dei loro discendenti futuri. Il viaggio, che le tante divinità di Luxan stavano per intraprendere attraverso lo spazio cosmico, non sarebbe durato lo stesso tempo per tutte. Difatti anche i punti di arrivo provvisori dei quattro gruppi divini sarebbero risultati situati a distanze molto differenti. In seguito, dal rispettivo pianeta–guida, ciascun gruppo avrebbe ripreso il cammino verso la loro meta definitiva, la quale per il momento risultava ancora sconosciuta.
Anche a proposito delle divinità di Luxan, c'è da chiedersi come avrebbero fatto esse a raggiungere Kosmos. Per il momento sappiamo solo qualcosa in merito all'argomento, cioè che le eccelse divinità gemelle Kron e Locus avevano creato a questo scopo uno speciale tunnel. Quindi, s'impone anche per esse la domanda riguardante il loro rapporto con Kosmos. Più precisamente, ci si domanda se esse riuscivano a scorgerlo in qualche modo dall'Empireo in cui vivevano. La risposta alla seconda domanda è molto semplice e può essere data all'istante. Ebbene, dopo che Kosmos era stato creato, le medesime, mentre trascorrevano la loro esistenza nella realtà luxaniana, non solo non riuscivano ad avvistarlo in nessuna maniera, ma neppure ne avevano la più vaga percezione.
Quanto al tunnel che permetteva alle divinità positive di accedere al mondo fisico del Regno della Materia e del Tempo, invece la risposta si presenta più complessa. Per adesso, si ribadisce che pure per le divinità positive, nell'atto del loro trasferimento nella realtà cosmica, oltre al tunnel di accesso, si era dovuto produrre qualcosa che le riprogrammasse e le adattasse ad essa. A tale scopo, Kron e Locus avevano creato la Nube Bianca e la Nube Nera, le quali erano costituite di una energia capace di fare adattare la parte psichica delle divinità positive alla concreta realtà di Kosmos. La Nube Nera, inoltre, era in grado di privare la divinità che l'attraversava dei suoi dati identificativi. Ossia, non appena essa metteva piede in Kosmos, la rendeva non individuabile dalle altre divinità situate ad una certa distanza. Ciò significava che, pur esistendo essa nell'universo, le altre entità divine non ne captavano la presenza e la registravano perciò come assente. Un simile fenomeno non accadeva, se la medesima veniva a trovarsi da loro ad una distanza pari o inferiore ai cento chilometri. Nel qual caso, essa cessava di essere latente per le altre divinità, fossero esse positive oppure negative. Così risultava visibile, poiché le veniva meno la latenza da essa voluta.
Ritornando al tunnel di transito, il quale congiungeva la realtà metafisica a quella fisica, innanzitutto c'è da far presente che le due auguste divinità gemelle giustamente avevano preferito collegarlo alle due nubi, per cui esso risultava biforcuto nella sua parte iniziale. In questo modo, l'attraversamento di una nube, da parte di una divinità di Luxan, la faceva trovare direttamente nella breve galleria che conduceva a Kosmos. In relazione al tunnel, va precisato che i divini Kron e Locus avevano creato qualcosa di molto speciale per le divinità positive. Al cui confronto, quello del dio Buziur risultava elementare e meno efficiente. L'opera, che era stata messa a punto dalle due illustri divinità gemelle, non era neppure da indicarsi con tale termine, visto che non esisteva alcun collegamento cunicolare che congiungeva Luxan a Kosmos. Una volta terminata la biforcazione che si dipartiva dalle due nubi, la divinità si ritrovava in una zona, detta vestibolo. In quel luogo, all'istante essa veniva catapultata nella realtà cosmica, come se vi venisse teletrasportata. Il catapultamento faceva trovare la divinità in un posto di Kosmos, chiamato pure vestibolo, il quale però risultava visibile alle sole divinità benefiche.
Il vestibolo cosmico rappresentava per le divinità positive il luogo di arrivo e di partenza da e per Luxan. Perciò, quando una divinità decideva di far ritorno nel Regno della Luce, bastava raggiungerlo ed introdurvisi. Una volta al suo interno, in un attimo essa veniva risucchiata dalla realtà metafisica di Luxan, senza che neppure se ne accorgesse. Ma il reingresso nell'Empireo avveniva sempre passando per una delle due nubi, precisamente attraverso la stessa nube che aveva attraversato all'andata. Tale attraversamento era obbligatorio per la divinità di ritorno, poiché esso la riprogrammava e la riadattava alla realtà luxaniana; altrimenti vi sarebbe esistita con disturbi psichici gravi ed intollerabili.
Prima di avventurarsi nell'infinito Kosmos, anche le divinità positive vi avevano inviato dei pionieri. Ai quali esse avevano affidato il compito di perlustrarlo nell'intera sua vastità e di ricavarne una mappa con fedeltà di dati e di notizie che risultassero attendibili con un'alta percentuale. Gli dèi, che si erano proposti per un incarico del genere, erano stati i seguenti: Obiun, il dio della fantasia; Xur, il dio delle novità; Eliton, il dio della curiosità. Così, dopo avere attinto in ogni parte di Kosmos cognizioni utili, la terna di divinità positive ne aveva ricavato una mappa assai particolareggiata. Secondo i tre divini perlustratori, essa avrebbe dovuto permettere alle schiere di divinità che presto sarebbero immigrate in Kosmos di percorrerlo con un orientamento sicuro e con una discreta consapevolezza delle zone da loro battute. Come ci rendiamo conto, pure le divinità positive esploratrici se n'erano ritornate in Luxan con una scorta d'informazioni identica a quella di cui già abbiamo sentito parlare, in riferimento alle divinità malefiche. Per questo motivo, anch'esse erano risultate sommamente utili per le divinità che stavano per avventurarsi in Kosmos.
Non appena era venuto in possesso della preziosa mappa cosmica, lo Stato Maggiore delle divinità positive, nella sua composizione parziale, si era riunito senza indugio, allo scopo di esaminarla e di approfondirla. Il suo studio, da parte dei quattro gerark, era stato quello di individuarvi i quattro punti strategici che avrebbero dovuto ospitare le loro fisse dimore. In seguito, ognuna delle insigni autorità, pur risiedendo sul proprio pianeta, avrebbe fatto avvertire il proprio potere su tutte le divinità che si fossero trovate ad abitare nella propria circoscrizione spaziale e sotto la propria giurisdizione. Ebbene, dopo un attento studio, i quattro gerark avevano preso la decisione che tali punti sarebbero coincisi con quattro pianeti, i quali, pur trovandosi in galassie diverse, potevano essere considerati situati ai vertici di un immaginario tetraedro regolare. Com'era avvenuto con le divinità negative, il centro del solido geometrico summenzionato avrebbe costituito il luogo dei loro consessi periodici.
Nel medesimo incontro, i quattro gerark avevano stabilito quale pianeta sarebbe andato ad occupare ciascuno di loro. Anche i corpi planetari, che erano stati scelti come loro residenze in Kosmos dallo staff dello Stato Maggiore delle divinità positive, nei rispettivi sistemi stellari risultavano gli unici che erano compatibili con l'essenza vitale. Tutti gli altri si presentavano con una superficie non abitabile da esseri viventi. Di comune accordo, comunque, essi avevano statuito che si sarebbero stanziati nelle seguenti località planetarie:
1) Kavor, il dio dell'astuzia, con la propria famiglia sarebbe andato ad abitare sul pianeta Antrus, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Eriam, la quale era nella galassia di Trasev.
2) Neop, il dio dell'ingegno, con la propria famiglia sarebbe andato ad abitare sul pianeta Osken, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Krual, la quale si trovava nella galassia di Elpac.
3) Ponkar, il dio della tenacia, con la propria famiglia sarebbe andato ad abitare sul pianeta Pelen, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Lakoz, la quale stava nella galassia di Varuz.
4) Vaulk, il dio del coraggio, con la propria famiglia sarebbe andato ad abitare sul pianeta Zupes, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Purias, la quale era ubicata nella galassia di Astap.
Una volta localizzato lo spazio cosmico che avevano considerato più adatto ad accogliere le loro imminenti migrazioni, i quattro gerark lo avevano diviso in quattro circoscrizioni, una per ciascuno di loro, lasciando autonoma la galassia centrale. Poco dopo, essi avevano convocato quelle divinità, le quali già avevano palesato l'intenzione di trasferirsi in Kosmos. Una volta eseguita la loro conta, le divinità in partenza erano risultate milleduecento. Allora i gerark le avevano suddivise in quattro gruppi. Ciascuno, che era composto da trecento unità, era passato alla diretta dipendenza di uno di loro, che ne era divenuto l'autorità circoscrizionale.
Dopo l'espletamento delle suddette operazioni, le divinità interessate, con il beneplacito e la benedizione delle due eccelse divinità, avevano lasciato il Regno della Luce ed avevano intrapreso la loro avventura cosmica. Ma se il passaggio delle divinità positive dal Regno della Luce a Kosmos era stato istantaneo, il raggiungimento da parte loro delle quattro destinazioni avrebbe avuto una durata non indifferente. Infatti, il gruppo guidato da Kavor avrebbe impiegato metà tempo; mentre gli altri tre gruppi, essendo le loro mete a pari distanza dal pianeta Antrus, avrebbero avuto la medesima incommensurabile durata per raggiungerle e stabilirsi in esse.
La traversata cosmica si era dimostrata interessante e piacevole alle divinità in viaggio, poiché aveva consentito ad esse di ammirare le stupefacenti bellezze che le comete, le stelle, i pianeti e i satelliti offrivano a ciascuna di loro. Per cui gli spiriti dei divini viaggiatori si erano aperti ad emozioni forti ed incontrollabili. Inoltre, essi avevano provato sensazioni psichiche impressionanti ed erano andati incontro ad esperienze mai vissute nel Regno della Luce.
Il vestibolo d'ingresso a Kosmos era situato frontalmente al più vicino dei quattro pianeti, che era rappresentato da Antrus. Per la quale ragione, i comandanti dei quattro gruppi di divinità benefiche lo avevano scelto come loro punto di riferimento. Siccome i quattro corpi planetari risultavano posizionati ai vertici di un immaginario tetraedro regolare, esso finiva per trovarsi alla stessa distanza dagli altri tre pianeti. Questi, a loro volta, potevano essere localizzati ai vertici di un triangolo equilatero ed erano situati sullo stesso piano. La terna di pianeti complanari, rispetto a quello di riferimento, venivano definiti: pianeta complanare centrale, pianeta complanare destro e pianeta complanare sinistro. Invece i quattro accorpamenti galattici erano detti circoscrizioni spaziali e formavano l'Impero del Tetraedro.
A tale impero, oltre alle suddette suddivisioni, faceva parte anche una galassia centrale autonoma, il cui nome era Maser. Al centro della quale, si trovava la stella Bespar, il cui unico pianeta compatibile con la vita era Pestuk. Esso, a causa della sua centralità, veniva considerato molto importante per un motivo abbastanza semplice. Sopra la sua superficie, i gerark si sarebbero riuniti per prendere decisioni di grande rilevanza e per deliberare su altri argomenti, nel caso che essi fossero sorti durante le riunioni ordinarie. Quando poi la necessità lo richiedeva, erano previste delle sedute straordinarie. A ogni modo, come è stato fatto per quelle negative, anche per parlare delle divinità positive ricorriamo a un quadro riassuntivo. Così esso sarà in grado d'illustrarci meglio possibile la loro situazione, dopo il loro avvenuto insediamento in Kosmos.
1) Al pianeta di riferimento, sul quale si era insediato il dio Kavor, era stato dato il nome di Antrus. Esso, con altri cinque pianeti, orbitava intorno alla stella Eriam. Il Primo Gerark, oltre che sulla galassia di Trasev, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie viciniori: una all'interno del Tetraedro, che era Bevis, e le altre due all'esterno di esso, le quali erano Farl e Gestuk.
2) Al pianeta complanare centrale, sul quale si era insediato il dio Ponkar, era stato dato il nome di Pelen. Esso, con altri sei pianeti, orbitava intorno alla stella Lakoz. Il gerark, oltre che sulla galassia di Varuz, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie vicine: una all'interno del Tetraedro, che era Vaces, e le rimanenti due all'esterno di esso, le quali erano Sorken e Ludar.
3) Al pianeta complanare destro, sul quale si era insediato il dio Vaulk, era stato dato il nome di Zupes. Esso, con altri otto pianeti, orbitava intorno alla stella Purias. Il gerark, oltre che sulla galassia di Astap, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie limitrofe: una all'interno del Tetraedro, che era Puver, e le restanti due all'esterno di esso, le quali erano Lasef e Paren.
4) Al pianeta complanare sinistro, sul quale si era insediato il dio Neop, era stato dato il nome di Osken. Esso, insieme con altri due, orbitava intorno alla stella Krual. Il gerark, oltre che sulla galassia di Elpac, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie finitime: una all'interno del Tetraedro, che era Kaset, e le altre due all'esterno di esso, le quali erano Lepan e Lasop.