125-LE DIVINITÀ DI TENEBRUN EMIGRANO IN KOSMOS

Dopo che Splendor aveva ultimato la poderosa creazione di Kosmos, una buona parte delle divinità residenti nel Regno delle Tenebre si era messa in gran fermento. Le divine entità malefiche in questione, le quali anelavano a giungervi per prime, non avevano visto l'ora di trasferirsi nella nuova realtà. Le ragioni? Esse intendevano cercarvi un luogo che si dimostrasse idoneo ad appagare le loro molteplici esigenze. A loro parere, il Regno della Materia e del Tempo avrebbe dato una svolta decisiva alle loro ambizioni. Per cui attendevano di pervenirvi prima possibile. In precedenza abbiamo visto che il loro primo ingresso in Kosmos non era stato favorito dalla novella realtà materiale, proprio com'era avvenuto con le divinità di Luxan. Difatti le divinità negative erano state costrette ad abbandonarla in gran fretta e a rientrare nel loro luogo di origine, che era il Regno delle Tenebre. Solo così esse avevano smesso di soffrire di quel male terribile, che non avevano mai avvertito in passato in nessuna occasione. Comunque, ad evitare di dilungarci oltre su tale argomento, riconduciamoci direttamente alla circostanza che aveva riguardato il loro esodo dal buio Tenebrun a Kosmos, dato che essa ci interessa in modo particolare.

Ebbene, essendo stato trovato il giusto rimedio per ovviare alla precedente complicazione, le divinità malefiche già si preparavano a ritornarci. Questa volta esse erano sicure che non avrebbero fatto cilecca, per il semplice fatto che nel Regno della Materia e del Tempo non avrebbero accusato alcun disagio. A tale proposito, ci sarà utile ascoltare l'integrale discorso, che l'Imperatore delle Tenebre aveva rivolto alle divinità negative in partenza per la realtà cosmica. Esso era stato il seguente:

"Dèi e dee, che fate parte del mio impero e vi accingete a raggiungere Kosmos, che è il regno concreto creato da Splendor, ho voluto qui riunirvi prima della vostra partenza per trasmettervi le mie disposizioni a tale riguardo. Insieme ad esse, intendo darvi alcuni consigli che vi torneranno proficui, tutte le volte che entrerete in conflitto con le divinità positive. Vi faccio presente che il vostro trasferimento in Kosmos non dovrà risultarvi un'autentica gita di piacere. Ossia, non ci andrete con l'unico intento di rifuggire dal Regno delle Tenebre, al fine di cambiare sostanzialmente la vostra esistenza attuale. Anzi, in quel luogo la vostra permanenza non dovrà avere come obiettivo un modo di esistere spensierato e abulico, ossia privo di determinati compiti. Invece tra poco voi ne riceverete da me alcuni e li assolverete con la massima scrupolosità.

Vi anticipo che il vostro accesso alla materiale realtà di Kosmos dovrà dimostrarsi una vera missione, il cui unico scopo dovrà essere la conquista del mondo sensibile, che sottometterete a mio nome, con l'intento di fare accrescere la mia potenza. In essa vi troverete a lottare con le divinità di Luxan, in un confronto spietato a volte diretto altre volte indiretto. Esse gareggeranno con voi, nel tentativo di farsi venerare dagli esseri intelligenti che vi risiederanno, a cui è stato dato il nome di Materiadi. Da voi mi attendo altrettanto, poiché sarà vostro dovere convincere tali esseri a porre in voi la massima fiducia e a farvi venerare al loro posto.

Nel regno materiale la potenza spirituale della maggioranza delle divinità, siano esse positive o negative, dipenderà soprattutto dalla fede complessiva che i Materiadi avranno in loro. Quanto più grande sarà il numero di quelli che le venereranno, tanto maggiore sarà il potere del loro spirito divino. Di conseguenza, le medesime divinità saranno anche investite di una facoltà più efficiente di fare prodigi, i quali quanto più risulteranno strabilianti tanto più attireranno i Materiadi dalla loro parte. Ma al di là di questa soddisfazione, che in alcuni di voi rafforzerà l'entità spirituale ed incrementerà le potenzialità prodigiose che già posseggono, tengo a precisarvi che il vostro obiettivo preminente dovrà essere un altro. Adesso passo a specificarvelo assai chiaramente, perché non lo dimentichiate in nessuna occasione.

Durante la vostra esistenza cosmica, sarà vostro dovere badare massimamente a minare alla base tutte quelle leggi che le divinità di Luxan proporranno ai vari esseri di Kosmos dotati d'intelletto e di ragione. Perciò insidierete la loro opera; convincerete i Materiadi a seguire voi, anziché loro, e ad accettare le mie leggi. Le quali non potranno che risultare diametralmente opposte a quelle delle divinità nostre avversarie! Ecco perché vi adopererete, affinché in tali esseri trionfino il male, l'odio, la perfidia, l'ingiustizia, l'intemperanza, l'iniquità, la lussuria, l'anarchia e il ricorso a oltranza alle armi per farsi guerra per gran parte del loro tempo. Insomma, starete sempre molto attenti ad inculcare e ad alimentare in tutti loro i vizi peggiori, poiché essi soltanto sapranno spingerli verso il peccato, arrecando senza sosta una infinità di male ai loro simili. Se riuscirete a fare accettare le nostre leggi ai Materiadi, vedrete che essi impareranno presto ad odiarsi, a darsi battaglia e ad uccidersi fra di loro. Diverranno perfino incontentabili e blasfemi; anzi, inizieranno ad imprecare contro le divinità che li hanno voluti esistenti. In questo modo, ci prenderemo la nostra rivincita contro il superbo Splendor, per averci costretti a vivere in Tenebrun! Vedrete che, con nostra grandissima soddisfazione, gli stessi esseri materiali da lui creati gli si rivolteranno contro, lo bestemmieranno, imprecheranno contro di lui e si metteranno anche a maledirlo, per averli egli messi al mondo!

Divinità malefiche, in aggiunta alle suddette disposizioni, le quali restano vincolanti per tutte voi, voglio darvi qualche valido consiglio, che vi converrà seguire alla lettera. Se vi verrà la voglia di attaccare una divinità di Luxan di pari grado, vi suggerisco di non farlo mai da sole; altrimenti vi toccherà avere la peggio. Nell'affrontarla, invece, per maggiore sicurezza di uscirne vincitrici, dovrete essere almeno due. Solo agendo come vi ho consigliato, sarete certe di battere la vostra rivale. Sebbene ciò non sia stato ancora accertato, qualcosa mi dice che il mio sospetto sia fondato. Vi sconsiglio anche dall'interferire nella loro attività cosmica. Anzi, in un primo momento, vi converrà badare a fare proseliti presso quei popoli che non adorano ancora alcuna divinità.

Oltre a darvi questi consigli preziosi, divinità di Tenebrun prossime a partire, intendo comunicarvi che viaggeranno insieme con voi pure le divinità maggiori Pren, Korz e Sunk, che sono i miei figli; in più, ci saranno Fuat, Brust e Zerf, che sono i miei nipoti. Tutti e sei, con il titolo di kapius, in Kosmos costituiranno il vostro Stato Maggiore. Per questo, in caso di bisogno, potrete rivolgervi a loro sia per farvi aiutare sia per chiedere dei pareri, poiché ciascuno di loro non si rifiuterà di darvi l'uno e gli altri. Sappiate che essi sono stati investiti da me di speciali poteri.

I sei kapius citati, da parte loro, dopo essersi trasferiti con voi nell'universo materiale e temporale, dovranno scegliersi le sedi delle loro dimore. Li ho già avvertiti che esse dovranno essere ubicate in quei luoghi che stimeranno abbastanza strategici, siccome essi potranno difendervi nel modo migliore, se vi dovesse capitare di entrare in conflitto con le divinità luxaniane. Probabilmente, esso non ci sarà mai; però non bisogna evitare di metterlo in conto. In questa maniera, non vi farete trovare sprovvisti di difesa, se lo scontro ci fosse in un remoto futuro. Preventivandolo fin da adesso per il tempo che verrà, potrete garantirvi una efficace difesa in grado di respingere un loro eventuale attacco. Inoltre, i vostri kapius valuteranno pure la distanza che dovrà esserci tra le loro sedi di residenza, cercando di coprire in Kosmos il massimo spazio.

A questo punto, divinità a me sottoposte, vi lascio intraprendere il vostro viaggio diretto allo sconfinato Kosmos. In pari tempo, vi auguro tantissima fortuna e un'esistenza migliore di quella che stiamo trascorrendo in Tenebrun da tempo immemorabile fino alla data odierna!"

Quando il dio Buziur aveva finito di parlare al migliaio di divinità presenti, le quali si mostravano impazienti di partire per la nuova realtà, Lerma, la dea della concupiscenza, non sapendo spiegarselo in qualche modo, non si era astenuta dal chiedergli:

«Nostro esimio Imperatore, perché mai tu e la tua consorte Clostia avete deciso di restare in Tenebrun? Vuoi chiarirmi anche perché tutte le altre divinità che vi restano hanno deciso di non seguirci in Kosmos? A mio parere, è da sciocchi rifiutarsi di fare il salto di qualità che oggi ci viene consentito dagli eventi. Non si può negare che esso risulta soltanto a nostro vantaggio! Allora posso avere la risposta alla mia domanda?»

«La cosa non ti deve affatto preoccupare, Lerma, visto che noi saremo sempre con voi con il pensiero! E poi mi sembra pure giusto che questo nostro caro Tenebrun non si svuoti per intero! Sono convinto che in seguito molte altre divinità ci ripenseranno e decideranno di imitarvi. Per il momento, però, ciò che importa è che iniziate voi pioniere divine a popolare la realtà cosmica creata da poco. Così facendo, le divinità di Luxan, le quali non vi si sono ancora trasferite in massa ma presto lo faranno, non saranno le sole a dominarla. Sono persuaso che in essa renderete la vita difficile alle vostre divine rivali, poiché prevedo che gliela contrasterete con le unghie e con i denti in ogni luogo e in ogni tempo, fino ad imporvi a loro nella maniera più incisiva possibile!»

«Certo che lo faremo, nostro illustre imperatore! Ubbidienti alle tue direttive, ti garantiamo che in Kosmos agiremo in conformità di esse! Lo faremo durante le ore diurne e quelle notturne. Manterremo la nostra promessa, a costo di non riposarci di giorno e di non dormire di notte!»

Adesso, prima di andare avanti nel nostro interminabile racconto, bisogna sapere che il dio della ribellione di recente aveva designato il nipote Fuat comandante supremo di tutte le divinità di stanza in Kosmos. La designazione era avvenuta, dopo averlo elevato al grado di "Primo Kapius". Ci aveva pure tenuto a farlo sapere a tutte le divinità negative in procinto di partire per la nuova realtà cosmica.

Una volta avvenuto lo scioglimento della loro adunata plenaria, le divinità malefiche erano corse a prepararsi per l'esodo che era imminente. Quando poi erano stati ultimati i vari preparativi, esse, prima che ci fosse la loro movimentata partenza, giustamente avevano voluto abbracciare e salutare i parenti e gli amici che avevano deciso di rimanere in Tenebrun. Ma va detto in anticipo che la durata del tragitto cosmico non sarebbe stata la stessa per i sei gruppi di divinità negative in partenza. La ragione? Il tempo impiegato per compierlo sarebbe dipeso dalla lontananza del luogo che era stato assegnato ad ogni gruppo, essendo differente la distanza di ciascuno dalla propria meta.


Come avrebbero fatto le numerose divinità malefiche ad accedere allo sconfinato Kosmos? Quale via avrebbero seguita per raggiungerlo? Era possibile, da parte loro, intravederlo dalle gelide e buie regioni tenebrunesi? Ammesso che si riuscisse a scorgerlo, esso come appariva visivamente alle divinità che risiedevano in Tenebrun? Cominciamo col rispondere alle ultime due domande, poiché esse, per forza di cose, hanno la precedenza sulle prime. Ebbene, Kosmos, essendo stato creato in Tenebrun ed essendo dotato di un'espansione infinita, sicuramente doveva essere avvistato in qualche maniera da chi si trovava a vivere nel tenebroso impero di Buziur. Esso si mostrava a ciascun suo abitatore come un'immensa sfera circondata da uno spesso strato nebuloso, dal colore grigio affumicato. Lo si poteva discernere, quindi, solo perché la superficie esteriore di Kosmos aveva una colorazione leggermente meno scura dello spazio tenebrunese. Quanto allo spessore del suo strato esterno, esso superava il milione di miglia ed era costituito da un tipo di energia che tendeva ad espandersi verso l'esterno senza mai smettere.

Dopo che è stata data una risposta più o meno esauriente alla terza e alla quarta domanda che sono state formulate, passiamo a rispondere alle altre due tralasciate per nostra opportunità, le quali sono la prima e la seconda. Infatti, soltanto adesso è possibile farlo, avendo più elementi utili a nostra disposizione per dare le giuste risposte. Allora chiariamo che la prima volta le divinità negative, per raggiungere Kosmos, avevano operato una specie di tuffo nello spesso strato brumoso della sua superficie. Ossia, avevano scelto un punto qualsiasi di esso, optando ovviamente per quello più vicino a loro. In seguito, era stata appurata la necessità di riprogrammarsi nella Fonte della Rigenerazione per un accesso agevole e rapido a Kosmos. Perciò le divinità malefiche avevano deciso di raggiungere la sua realtà materiale, partendo dalle vicinanze della suddetta fonte rigenerante. Era ciò che stava appunto per avvenire nel loro secondo ingresso nella novella realtà fisica.

Dopo il bagno di energia riprogrammatrice, le divinità dovevano attraversare il lungo varco che metteva in comunicazione Tenebrun con Kosmos. Esso era stato prodotto dal dio Buziur nello strato nebuloso, servendosi dei suoi iperpoteri secondari. Il luogo, che dava adito al tunnel, era situato nelle adiacenze della Fonte della Rigenerazione. Tale passaggio consentiva alle divinità malefiche trasmigranti di pervenire più celermente al Regno del Tempo e della Materia. Inoltre, esso faceva venir meno perfino i comprensibili disagi che in precedenza erano derivati dalla massa nebbiosa. La quale aveva reso difficoltoso l'orientamento delle divinità durante il loro transito, con il pericolo di farle smarrire mentre l'attraversavano.

Va precisato pure che, già prima di quella partenza che si avviava ad effettuarsi in forma massiva, erano stati inviati in Kosmos tre dèi, in qualità di esploratori, allo scopo di rendersi conto della sua complessa struttura. Essi avevano scoperto che la realtà cosmica era uno spazio senza fine ed armonico, popolato da una miriade di galassie, ciascuna delle quali conteneva un'infinità di stelle. Queste ultime spesso formavano un sistema, facendosi orbitare sia da comete che da pianeti e satelliti insieme. Dei due tipi di astri solidi, alcuni permettevano la vita sul loro suolo; mentre altri ne risultavano completamente privi. Per tale ragione, non era possibile rinvenire sulla loro superficie la presenza degli esseri viventi, quali erano i vegetali, gli animali e i vari tipi di Materiadi.

I tre divini esploratori erano stati i seguenti: Elluk, il dio dei malefici; Mistrup, il dio del vituperio; Vilap, il dio dell'ignoto. Essi, dopo aver percorso lo spazio cosmico in ogni direzione, erano riusciti anche a disegnarne una mappa esplicativa. In virtù della quale, il trasferimento delle divinità negative in Kosmos sarebbe avvenuto non più alla cieca, bensì seguendo rotte precise che non potevano fuorviarle. Queste ultime non avrebbero causato loro nessun problema di orientamento; al contrario, le avrebbero indirizzate verso le giuste rotte, senza perdita di tempo.

Venute in possesso della mappa cosmica, dopo averla ricevuta dalle tre divinità conosciute, i sei kapius dello stato maggiore, i quali avrebbero avuto poteri decisionali nell'universo, si erano riuniti senza indugio. Era loro intento studiarsela e individuarvi i sei punti strategici che avrebbero dovuto ospitare le loro fortezze. Da esse, poi, avrebbero assunto il comando dello stuolo di divinità residenti in ciascuna giurisdizione.

I sei kapius nominati da Buziur avevano individuato tali punti in altrettante galassie. Si trattava di pianeti che orbitavano intorno alle rispettive stelle, le cui posizioni coincidevano con i vertici di un ottaedro regolare. Nella medesima riunione, gli dèi dello Stato Maggiore avevano anche deciso quale luogo di Kosmos sarebbe stato occupato da ciascuno di loro. In merito, va chiarito che i sei pianeti, che i kapius avevano prescelto come loro dimore nell'Impero dell'Ottaedro, nei rispettivi sistemi stellari risultavano gli unici ad essere compatibili con l'essenza vitale. Quanto a tutti gli altri, si vedeva chiaramente che essi avevano caratteristiche differenti. Dalle decisioni, che i sei kapius avevano messo in atto qualche tempo prima, si era avuto quanto viene riportato qui appresso:

1) Fuat, il dio della discordia, con la sua famiglia sarebbe andato ad abitare sopra il pianeta Ekpur, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Ospas, situata nella galassia di Ustaf.

2) Brust, il dio della distruzione, con la sua famiglia sarebbe andato ad abitare sopra il pianeta Krop, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Zuram, situata nella galassia di Druap.

3) Zerf, il dio dell'anarchia, con la sua famiglia sarebbe andato ad abitare sopra il pianeta Surot, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Prues, situata nella galassia di Xoran.

4) Pren, il dio dell'ira, con la sua famiglia sarebbe andato ad abitare sopra il pianeta Lerd, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Skant, situata nella galassia di Pendan.

5) Korz, il dio dell'inganno, con la sua famiglia sarebbe andato ad abitare sopra il pianeta Sutr, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Vaprad, situata nella galassia di Menias.

6) Sunk, il dio dell'intemperanza, con la sua famiglia sarebbe andato ad abitare sopra il pianeta Frus, il cui moto orbitale avveniva intorno alla stella Laves, situata nella galassia di Elean.

Conoscendosi già le zone che essi sarebbero andati ad occupare in Kosmos, i membri dello stato maggiore avevano convocato le sole divinità di Tenebrun che avevano stabilito di trasferirsi con loro nella realtà di Kosmos. Ma prima di intraprendere il loro viaggio cosmico, i kapius ne avevano ricavato sei raggruppamenti e ne avevano assunto il comando. Essi avevano fatto in modo che le coppie divine risultassero equamente distribuite nei vari gruppi da loro formati. Soltanto allora i sei comandanti avevano avvisato il loro imperatore che ogni cosa era stata approntata per l'esodo. Il dio Buziur, da parte sua, dopo aver appurato che i preparativi erano stati allestiti in modo ottimale dai suoi kapius, aveva dato il proprio assenso per la partenza. La quale, com'era prevedibile, aveva avuto inizio con un agitato movimento di divinità, che si mostravano impazienti di affrontare l'ignoto.

Il loro passaggio dall'una all'altra realtà aveva avuto una durata relativamente breve; invece si sarebbe prolungato parecchio il cammino che avrebbe fatto raggiungere ai sei gruppi divini le rispettive destinazioni. Esso, inoltre, non sarebbe durato lo stesso tempo per ciascuno di loro, a causa della differente distanza che ognuno avrebbe dovuto coprire durante la traversata cosmica. Il transito in Kosmos, da un lato, sarebbe stato piacevole, perché avrebbe offerto alle divinità malefiche viaggianti dei magnifici spettacoli. Dall'altro, invece, esso avrebbe comportato a tutte loro dei grandi disagi e sacrifici, i quali spesso sarebbero risultati quasi insostenibili.

Il tunnel, che il dio Buziur aveva prodotto nello spesso strato superficiale di Kosmos per raggiungere l'obiettivo che conosciamo, aveva l'uscita in un suo punto particolare. Esso risultava frontale, rispetto al più vicino dei sei pianeti che erano stati prescelti dai kapius come loro residenze. La cui posizione nello spazio cosmico da loro prescelto era quella corrispondente ai vertici di un immaginario ottaedro regolare situato nello spazio. Per l'esattezza, l'uscita del tunnel, che prenderemo come punto di riferimento, si trovava sulla retta che, passando per il centro dell'ottaedro, congiungeva due dei suoi sei vertici. Gli altri quattro, invece, risultavano posizionati sopra un piano che era perpendicolare alla retta suindicata. Perciò, nel solido geometrico in questione, il punto di riferimento era equidistante dai quattro pianeti complanari, visto che essi si trovavano su un piano verticale posto frontalmente.

In merito al quinto pianeta, il quale era il più vicino, la sua ubicazione si trovava sulla stessa retta che partiva dal punto di uscita dal tunnel e, passando per il centro dell'ottaedro, raggiungeva il sesto pianeta. Quest'ultimo, che si presentava diametralmente opposto al quinto, era il più lontano, presentando una distanza doppia rispetto ad esso. Ecco perché, mentre quattro gruppi di colonizzatori avrebbero impiegato più o meno lo stesso tempo per raggiungere le rispettive mete, il quinto gruppo sarebbe arrivato prima, rispetto agli altri, essendo diretto alla galassia più vicina. Il sesto gruppo, invece, avendo come meta la galassia più lontana, per causa di forza maggiore, vi sarebbe giunto per ultimo. Esso avrebbe impiegato il doppio del tempo che sarebbe occorso al quinto gruppo per giungere al loro punto di arrivo.

Rispetto al pianeta che stava più vicino all'uscita del tunnel, che chiameremo pianeta di riferimento, gli altri cinque, per una loro facile individuazione, erano definiti: a) pianeta opponente (quello opposto ad esso); b) pianeta complanare superiore; c) pianeta complanare inferiore; d) pianeta complanare sinistro; e) pianeta complanare destro. Inoltre, i sei accorpamenti galattici erano detti circoscrizioni spaziali e formavano l'Impero dell'Ottaedro, che era quello delle divinità negative. A tale impero, oltre alle suddette circoscrizioni, faceva parte anche una galassia centrale autonoma, con il nome di Peloas. Nella sua parte centrale si trovava la stella Lurset, il cui unico pianeta compatibile con la vita era Lucik. Il quale, a causa della sua centralità, ben presto sarebbe diventato molto importante. Sopra di esso, siccome si trovava alla stessa distanza dai rispettivi pianeti, i sei kapius in seguito si sarebbero riuniti per prendere delle decisioni di una certa rilevanza. Inoltre, i medesimi avrebbero deliberato sugli altri argomenti, nel caso che questi fossero sorti durante le stesse riunioni. Ci riferiamo a quelli ritenuti di vitale importanza per le divinità che avrebbero dimorato nel vastissimo Impero dell'Ottaedro.

Adesso, però, servendoci del sottostante piano sinottico, il quale avrà lo scopo d'illustrarci la situazione dell'impero in questione, cerchiamo di approfondire l'argomento, anche se non c'era stato ancora l'insediamento dei sei kapius sui pianeti loro assegnati.

1) Al pianeta di riferimento, sul quale si sarebbe insediato il dio Fuat, era stato dato il nome di Ekpur. Esso, insieme con altri quattro astri similari, orbitava intorno alla stella Ospas. Il kapius di Ekpur, oltre che sulla propria galassia di Ustaf, aveva giurisdizione su altre cinque galassie vicine: due interne all'Ottaedro, che erano Leap e Cimmer; tre esterne ad esso, le quali erano Geltes, Buream e Penzal.

2) Al pianeta opponente, sul quale si sarebbe insediato il dio Brust, era stato dato il nome di Krop. Esso, insieme con altri sette, orbitava intorno alla stella Zuram. Il kapius di Krop, oltre che sulla propria galassia di Druap, aveva giurisdizione anche su altre cinque galassie limitrofe: due interne all'Ottaedro, che erano Trens e Vreal; tre esterne ad esso, le quali erano Sariop, Strunk e Bariut.

3) Al pianeta complanare sinistro, sul quale si sarebbe insediato il dio Zerf, era stato dato il nome di Surot. Esso, insieme con altri sei, orbitava intorno alla stella Prues. Il kapius di Surot, oltre che sulla propria galassia di Xoran, aveva giurisdizione pure su altre cinque galassie finitime: due interne all'Ottaedro, che erano Abrep e Kural; tre esterne ad esso, le quali erano Cirial, Bursak e Dolren.

4) Al pianeta complanare destro, sul quale si sarebbe insediato il dio Pren, era stato dato il nome di Lerd. Esso, insieme con altri nove, orbitava intorno alla megastella Skant. Il kapius di Lerd, oltre che sulla propria galassia di Pendan, aveva giurisdizione su altre cinque galassie confinanti: due interne all'Ottaedro, che erano Ferad e Lark; tre esterne ad esso, le quali erano Noster, Derc e Anerd.

5) Al pianeta complanare superiore, sul quale si sarebbe insediato il dio Korz, era stato dato il nome di Sutr. Esso, insieme con altri tre, orbitava intorno alla stella Vaprad. Il kapius di Sutr, oltre che sulla propria galassia di Menias, aveva giurisdizione su altre cinque galassie viciniori: due interne all'Ottaedro, che erano Upiel e Sarm; tre esterne ad esso, le quali erano Procal, Kared e Serven.

6) Al pianeta complanare inferiore, sul quale si sarebbe insediato il dio Sunk, era stato dato il nome di Frus. Esso, insieme con altri undici, orbitava intorno alla stella Laves. Il kapius di Frus, oltre che sulla propria galassia di Elean, aveva giurisdizione su altre cinque galassie attigue aventi la medesima grandezza: due interne all'Ottaedro, che erano Suntal e Traen; tre esterne ad esso, le quali erano Limman, Bestir e Geral.