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Lettera n. 92
Mia incantevole creatura,
perché ti ostini a non comprendere che rappresenti per me il più bel fiore della natura e una gemma preziosa incastonata nell'intimo della mia esistenza, oltre che un caldo raggio di sole che va brillando vivido e consolatore nei recessi della mia coscienza? Perché sempre rifiuti, come per partito preso, quanto continuo a proporti, che ha il solo scopo di procurare teneramente a noi due una felicità duratura?
Perché non vuoi rinunciare per niente al tuo grande orgoglio, venendomi incontro almeno a metà strada, in modo che si possa decidere da entrambe le parti il nostro futuro con la massima serenità, oltre che sotto i migliori auspici? Perché non sorridi copiosamente alla vita e non ti abbandoni del tutto al mio cuore che non desidera altro, in modo che tu possa ascoltare come i suoi battiti esultano festosi e colmi di gioia, mentre ti stringo fortemente tra le mie braccia?
Come vedi, le mie proposte sono tantissime, a nessuna delle quali non hai ancora accondisceso, siccome erroneamente sei convinta di avere la ragione dalla tua parte. Invece ti basterebbe un pizzico di umiltà, per renderti conto che il torto non è una invisa prerogativa solo degli altri. Perciò ti conviene, di tanto in tanto, essere più saggia e darti una bella regolata. Anzi, ti chiedo di adoperarti molto per abbassare almeno a livelli accettabili quel tuo atteggiamento superbo e altero, il quale in te la fa quasi sempre da padrone!
In attesa che tu venga a più miti consigli, continuo a sognarti, siccome rappresenti per me l'essere più prezioso esistente in questo mondo.
Il tuo amore
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