Lettera n. 81

Mio dolce fiorellino,
oggi desidero ispirarmi alla tua persona, perciò a te intendo largire con la massima passione i miei versi amorosi. Voglio sperare che essi non vengano accolti da te con animo risentito oppure con beffardo riso, bensì con gratitudine e con la dovuta comprensione. Se agirai in questo modo, ti dimostrerai cosciente che essi ti provengono da un vate gentile, la cui sola colpa è quella di ubbidire ciecamente all'afflato poetico e all'impulso dell'amore. L'uno e l'altro, quindi, devi ritenere unici responsabili, se per te m'infiammo e mi esalto, se per te a volte sragiono e commetto qualche follia, se insieme con te oso fare perfino alcuni sogni proibiti. Solo così riesco a placare il mio spirito passionale, assuefatto com'è a condurre la sua esistenza sull'onda di emozioni intense e travolgenti.

T'immagino e ti sento una fornace di sensi frementi, libertari e insofferenti di ogni realtà circoscritta, quella che essi non vorrebbero sottoposta sia a rigide restrizioni che ad assurdi divieti. Invece vorrebbero avere un universo tutto loro, dove poter scorrazzare felici e spensierati e riuscire soprattutto a dare libero sfogo al loro prolifico estro e al loro impeto animoso. Perciò vengo a darti una mano con i miei versi, coi quali voglio caldeggiare ogni tua nobile aspirazione, oltre che conferire alle tue forti emozioni il crisma prodigioso dell'ineffabile percezione.

Vorrei poter sfiorare quel tuo bel visino, il quale lascia trasparire tanta dolcezza e grazia; vorrei ricoprirlo di baci e di carezze, nonché trasformare in sorriso la sua erubescenza. Intanto, angelo mio benedetto, t'invito a sognare all'ombra dei miei versi ardenti e meravigliosi perché sono sicuro che essi sapranno farti vivere l'incanto della poesia e le gioie dell'amore! Perciò la mia poesia ti procuri la pace dell'anima e la serenità dello spirito, amore mio!

Il tuo amore