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Lettera n. 70
Candido amore mio,
a voler dar credito alle tue parole, rappresento per te l'essere più prezioso esistente sulla terra. Sono il sole radioso che riscalda e ravviva la tua anima, quando langue e geme nella sua disperazione. Inoltre, sono la luce che illumina e feconda i tuoi pensieri, quando si sentono smarriti perché sono venuti a trovarsi in uno spesso tenebrore cupo e terrificante.
Per questi motivi, non smetti mai di asserirmi che, quando sei con me e ci amiamo intensamente, ti senti trasformare nell'intimo. Vedi anche la tetra notte diventare un giorno fulgido e beato; scorgi nel tuo spirito la mite primavera sostituirsi con forza al rigido inverno. Perfino le brulle dune di un morto deserto, se prima tentano spietatamente d'inaridire il tuo cuore, diventano poi oasi amene e rigogliose, pronte a ravvivarlo.
Devo proprio crederti, amore mio, quando mi dai l'indiscutibile garanzia di ciò e mi affermi altresì che lotteresti contro il mondo intero con tutte le tue energie, pur di difendermi e di tenermi avvinto a te? Comunque, devi sapere che pure nel mio animo si sono ben radicati alcuni nobili sentimenti che nessuna forza al mondo potrà mai scardinare. Tra i quali, l'amore e la stima, che nutro nei tuoi confronti, sono quelli più profondi; per cui essi sono destinati a rimanere dentro di me immutabili ed eterni!
Vivi sempre felice, mia cara, al pensiero che il mio amore per te non tramonterà mai! Ti sono infinitamente grato.
Il tuo amore
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