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Lettera n. 58
Mia invidiabile creatura,
sei entrata da poco a far parte della mia vita e già hai messo la mia psiche in grande subbuglio. Vi hai versato con prepotenza quanto appartiene alla tua natura instabile, cioè le tue ansie e i tuoi timori, i tuoi sospetti e le tue gelosie. Ti mostri ansiosa di volermi sempre vicino, temi che un giorno io ti possa lasciare; addirittura sospetti che non t'ami come il mio cuore ti va manifestando e soprattutto ti mostri terribilmente gelosa.
Per questo motivo, hai suscitato in me parecchio trambusto, che il tuo illimitato e folle amore possessivo va alimentando sempre di più. Ciò non bastando, non ti dai alcun pensiero che possa anch'io aver bisogno di pace e di parecchia serenità. Ma ugualmente ti considero una compagna preziosa, visto che mi provengono da te inesprimibili momenti di copiosa felicità, dei quali a un tempo m'inebrio e mi esalto, valicando i confini della pura moderazione.
Ti mostri particolarmente esperta nel dare fuoco e colorito alla tua intensa passione, che ogni volta fai sbizzarrire senza inibizione. Così ecciti a non finire il mio spirito focoso e appositamente lo inciti ai tanti giochi erotici. Comunque, anch'io non mi dimostro da meno, essendo l'erotismo la mia specialità. Per cui, facendo faville in ogni nostro amplesso, t'investo ogni volta con un turbinio di piacevoli estri amorosi, i quali vengono a infonderti l'assoluto piacere! Abbi fiducia in me, amore mio!
Il tuo amore
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