|
Lettera n. 50
Amabilissima amica mia,
non mi è mai capitato d'incontrare una donna più simpatica e neppure più gioviale di te, durante la mia trascorsa esistenza, quando percorrevo con un cuore trepido i tanti ignoti sentieri della mia contrastata vita. Al riguardo, posso asserirti che soltanto rare volte essi si sono mostrati sereni, dal momento che nel loro tragitto tortuoso hanno conosciuto anche non pochi momenti difficili e burrascosi.
Oggi rappresenti un tiepido raggio di sole per tutti quanti coloro che vengono a trovarsi in talune circostanze avverse e glaciali. Per cui riesci bene a produrre nel loro animo grande disgelo e conforto, oltre che buonumore e ilarità. La tua graziosa voce, che ha un accento accattivante e rivela un timbro assai caldo e colorito, largisce all'orecchio di chi è intento ad ascoltarti magiche e soavi note di una musica emozionante. Esse apportano un dolce clima di serenità e di festa al suo spirito, sebbene sia sfiduciato e abbattuto.
Ti dimostri un'infaticabile e provetta creatrice di magistrali siti on line, per cui vai trasformando in mirabili pagine web le nobili creazioni di tanti poeti e scrittori che ricorrono a te per essere pubblicati sul tuo sito. Ma anche c'è in te il meglio di ciò che ogni uomo possa desiderare dalla propria compagna con cui intende spartirsi non soltanto le gioie ma soprattutto i dolori. Se le nostre vite non fossero entrambe già ferreamente assoggettate ai vincoli del matrimonio, non esiterei a chiedere la tua mano per incoronarti regina della mia modesta casa. Lo farei soprattutto per accoglierti come la stella preminente di tutto il mio universo emotivo e passionale.
Un abbraccio affettuoso da chi ti stima la sua amica migliore.
Il tuo grande estimatore
|