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Lettera n. 38
Mio prezioso gioiello,
sei tanto giovane e bella, sei vivace e intelligente. È stato per me un vero prodigio, se a un tratto sei entrata a far parte della mia vita. Le tue forme aggraziate fanno esultare i miei occhi, poiché essi stupefatti si sono ritrovati a godere della dolce visione del tuo avvenente corpo. Il quale sa solo offrire di sé uno stupendo spettacolo di armonia e di fragranza. Le tue labbra sensuali, invece, m'invitano a baciarle e a suggervi estasiato il nettare dell'amore. Quanto al tuo portamento, il quale è limpida espressione di eleganza, esso mi riempie di passione e mi fa tanto desiderare di stringerti tra le mie braccia.
Per questo ti bramo come nessun'altra persona esistente in questo mondo, siccome mi ecciti e mi conturbi in modo meraviglioso, intanto che mi ubriachi e mi frastorni l'esistenza. Inoltre, mi getti in pasto a una lussuria scatenata, che mi fa osare i più inconfessabili propositi che concretizzo insieme con te.
Tu non puoi, quindi, vietarmi di rivolgere a te i miei reconditi pensieri e di far scaturire dal tuo corpo la mia intima eccitazione. Essa è la sola che sa condurmi divinamente e con grazia al mio intenso godimento sia fisico che spirituale. Perciò t'invito a fartene una ragione che assolutamente non puoi vietare a un poeta d'innamorarsi e di amare, anche quando sospetti che possa essere tu la sua amata nella realtà virtuale, essendo l'amore l'unica vera forza della sua ispirazione. Amami anche tu, mio candido fiorellino!
Il tuo amore
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