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Lettera n. 27
Mia cara,
ti vedo quasi tremolare e vacillare; anzi, sembra che tu abbia deciso di staccarti dalla volta del mio fantastico universo. Anche nel volto ti si legge che l'amarezza e lo sconforto disorientano la tua anima, fiaccano il tuo spirito, tormentano il tuo cuore, ti spingono con disinganno ad avviarti al tuo tramonto. Ma voglia Iddio convincerti a ritornare sui tuoi passi, poiché desidero con ardore che tu continui a brillare nella mia morente fantasia, in modo da accenderla di nuove energie che risultino soprattutto improntate a fiducia e a speranza.
Resta con me, amore mio; non lasciarmi tutto solo in preda alla malinconia. Non farmi neppure vagare atterrito per siti squallidi e tenebrosi, i quali potrebbero farmi imbattere in alcuni rimpianti indelebili di un amore mai così provato. Sì, largiscimi il tuo perdono, deliziami con la tua passione, che riesce ad accendere in me sempre tantissime sensazioni sovrumane, conducendomi magicamente per mano nel dolce incanto della poesia! Diventa la mia donna di un tempo e fai tornare il mio cuore a essere di nuovo felice!
Il tuo amore
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