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Lettera n. 130
Mio grazioso gioiello,
stamattina mi sono svegliato tutto felice, poiché mi sembrava di essere tra le tue braccia, intanto che le mie labbra suggevano dalle tue il nettare di una gioia mai provata! Ieri sera mi hai fatto immensamente felice, sento ancora i miei sensi che vibrano nel tuo corpo, le mie mani che ti sfiorano dappertutto!
L'orgasmo, a cui mi hai condotto con le tue parole sensuali e carezzevoli, è stato qualcosa d'indefinibile e di sommamente piacevole, fino a proiettarmi dentro di te e a gustarti anche come spirito, godendo ampiamente del tuo io interiore. Mi è sembrato fondermi con te, essere una sola cosa con te, poiché ti ho sentita mia materialmente e spiritualmente.
Nel risvegliarmi, avverto ancora addosso gli strascichi della passione e del piacere che ieri ho provato insieme con te. Tu mi turbi, mio dolce amore, mi fai impazzire, mi tieni legato a te come neppure immagini, vorrei farti essere l'edera che si attacca e si attorciglia intorno al mio albero, con un'aderenza suscitatrice di mille beate sensazioni.
Voglio sperare che tutto questo non finisca mai più tra noi due e che anche tu, in mia compagnia, cominci ad assaporare i frutti della nostra bella relazione; però in certe effusioni non desidero una partecipazione unilaterale, ossia solo da parte mia. Bramo che tu ti unisca a me, che tu goda con me e ti lasci trasportare da me, consumando un amplesso fisico desiderato da entrambi. Così esso andrà oltre i confini della ragione, fino a elevarsi fin là dove anche i nostri spiriti finiscono per compenetrarsi, per deliziarsi e per concedersi a un abbandono soprannaturale.
Ti lascio, amore mio, con le mie labbra sulle tue, mentre ti schioccano un bacio ardente e passionale!
Il tuo amore
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