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Lettera n. 117
Mio ardente amore,
devi sapere che la mia vita non sempre è costellata di attimi di gioia; ma anch'essa alcune volte ha i suoi tristi momenti di pene e di tormenti. Essi vengono ad attanagliarla con la loro morsa spietata di angoscia e di disperazione. Allora la mia esistenza diventa un vero inferno, poiché vi si dibattono contrapposti pensieri di sfiducia e di speranza. Alla fine dentro di me prendono il sopravvento quelli che intendono rinfacciarmi crudamente soltanto amarezze e disinganni.
A quel punto, penso a te, dolce e soave amore mio. Così permetto al mio spirito di rinfrancarsi al massimo, in modo che io possa uscire da quel baratro infernale in cui sono sprofondato. Sono più che convinto che basta il tuo solo pensiero a fare riaccendere la fiamma dell'ottimismo nel mio animo avvilito, salvandomi in extremis da qualche atto di follia. Ciò dimostra quanto vali tu per me e quanto ti stimo.
Il tuo amore
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