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Lettera n. 115
Angelo mio,
quando l'ingrata notte mi nega il meritato riposo e mi fa trascorrere le sue interminabili ore senza dormire, allora ci sei tu a farmi dolce compagnia. Quando un evento funesto colpisce la mia vita e la riempie interamente di lutto e di dolore, allora corri tu a mitigarmi l'esistenza.
Quando la grigia malinconia mi trascina nel suo vortice di oppressione e di sfiducia, quasi volesse annientarmi, allora intervieni tu a liberarmi da ogni patema. Quando un conflitto interiore mi getta nello sconforto e mi colma l'animo di struggente amarezza, allora ti fai tu avanti a rasserenarmi lo spirito.
Quando vengo a subire una sconfitta nel mio lavoro e avverto il morale giù fino ai massimi livelli, allora ci pensi tu a riportarmelo senza fatica a un livello accettabile.
Quando infine ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, per evitare che io esploda e arrechi gravi danni al mio cervello, stanne certa che posso ricorrere solo a te.
Il tuo amore
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